Di Anna Bontempo
VASTO –
VASTO – «Noi non molliamo. Andiamo avanti». Dopo la riuscitissima manifestazione di ieri, con oltre 70 surfisti che si sono immersi in acqua dando vita ad un coreografico flash mob, il Comitato Litorale vivo annuncia nuove iniziative per contrastare la realizzazione di scogliere sommerse a Vignola. Gli interventi previsti nel progetto redatto dall’ingegner Alessandro Mancinelli, ordinario di ingegneria idraulica al Politecnico di Ancona, sono stati appaltati ad un raggruppamento di imprese (Rti) formato da Inmare srl, in qualità di mandataria con quota pari all’85% e Prisma srl in qualità di mandante con quota pari al 15%. L’importo complessivo del contratto è di 2.467.519 euro, a fronte di un finanziamento di 3,5 milioni di euro messo a disposizione dal servizio Opere Marittime della Regione Abruzzo. L’intervento consiste nella realizzazione di opere sommerse per contrastare l’erosione del litorale a Vignola. Verranno utilizzati blocchi rocciosi calcarenitici provenienti da cave ubicate sul territorio regionale e privi di sostanze o trattamenti di qualsiasi genere. Ma per il Comitato presieduto da Antonio Mercorio, ginecologo di professione con la passione per il surf, si tratta di opere impattanti.
«Noi non vogliamo che non sia fatto l’intervento, vogliamo che sia meno impattante e che tenga conto di tutta una serie di aspetti», sostiene Mercorio, «non abbiamo mai ricevuto risposta alle nostre osservazioni, né ci è stata data la possibilità di un tavolo tecnico seppur annunciato e mai insediato. Non ci è mai stato possibile interloquire con il sindaco o con altri esponenti dell’amministrazione comunale, benché avessimo più volte tentato di farlo. Abbiamo contattato diverse associazioni a livello regionale: il Wwf Abruzzo ha scelto di non intervenire anche se in questi giorni si sta schierando contro la posa in opera di barriere frangiflutti a Torre Cerrano. Ci chiediamo perché a Torre Cerrano i frangiflutti non vanno bene e qui a Vasto sono tollerabili? Legambiente regionale in realtà ci ha dedicato del tempo e ha tentato una mediazione che purtroppo è fallita, anche se non ha mai preso una posizione ufficiale. Abbiamo chiesto al Coni di fare una nota ufficiale, ma ha preferito non intervenire. Altre associazioni hanno scelto il silenzio. Non siamo contrari agli interventi per la mitigazione dell’erosione costiera», ha aggiunto, «siamo contrari a questo progetto impattante, obsoleto e costoso. Vogliamo che la bellezza di questo posto venga preservata per le nuove generazioni. Sono trent’anni che facciamo surf in questo tratto di litorale, già solo questo sarebbe sufficiente per capire che va difeso».
Per chi pratica da anni il surf in quella baia è un colpo al cuore. Mario Trave, storico surfista di Ortona, definisce «un monumento, qualcosa di non riproducibile» la costa di Vignola. E tanti altri sono dello stesso avviso. Sono venuti da tutto l’Abruzzo, ma qualcuno anche da più lontano per manifestare la loro contrarietà alle barriere sommerse e per chiedere alternative meno impattanti dal punto di vista ambientale. Alla fine si sono buttati in acqua, con la loro inseparabile tavola, per disegnare un cuore. Perché loro, a Vignola, ci lasceranno il cuore.





Parlo da cittadina Vastese nata quasi cinquant’anni fa’ in localita’ Vignola.
Da quel che posso ricordare nelle passeggiate e bagni della mia infanzia,l’erosione della costa un questa zona,e’ sempre stata molto similare a quella che vediamo oggi.
Se non leggevo questo articolo ,non avrei mai pensato che Vignola ospitasse cosi’ tanti surfisti,sport che non provoca nessun danno ne’ alla flora,ne’ tantomeno alla fauna marina,allora perche’ nelle testate giornalistiche e nei telergiornali nazionali dobbiamo sentir parlare e leggere di Vasto solo per il Lupo e dell’alga tropicale velenosa?Apriamo i nostri orizzonti ed iniziamo a crear turismo con un’attrazzione di non poco conto come quella che a Vasto,in zona Vignola si possa praticare uno sport bellissimo come il SURF.Riflettiamo e cerchiamo di trovare una soluzione consona e non invasiva per preservare la bellezza di VIGNOLA.
Grazie.