ABRUZZO – Nel terzo trimestre del 2023, i distretti industriali abruzzesi hanno mantenuto una traiettoria di crescita positiva, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Tale andamento contraddistingue la regione rispetto al panorama nazionale, dove i distretti italiani hanno registrato una leggera contrazione. Secondo il Monitor dei Distretti Industriali dell’Abruzzo realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, i 5 distretti esaminati chiudono i primi nove mesi del 2023 con un totale di 543 milioni di euro di esportazioni, rappresentando un aumento dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo, sottolinea la competitività dei distretti abruzzesi sui mercati internazionali, attribuendo tale successo ai rapporti di filiera che generano qualità e capacità di innovare. In un contesto geopolitico incerto, l’export, l’innovazione e la sostenibilità si confermano come pilastri fondamentali per la crescita delle aziende della regione.
La Direzione Regionale ha erogato nel 2023 230 milioni di nuovi finanziamenti a medio-lungo termine alle imprese abruzzesi, dimostrando l’impegno della banca nel supportare gli investimenti in settori chiave. In particolare, attraverso i finanziamenti S-Loan, con meccanismi premiali legati agli obiettivi di sostenibilità, sono stati erogati 140 milioni di euro alle imprese regionali.
Andamento dei Distretti Settoriali
I distretti dell’agro-alimentare abruzzese, nonostante una battuta d’arresto dopo anni di forte crescita, mantengono un bilancio positivo nei primi nove mesi del 2023. Il distretto della Pasta di Fara, nonostante un calo nel trimestre luglio-settembre, registra un aumento del 4,8% rispetto al 2022, con un totale di 176 milioni di euro di esportazioni. Gli Stati Uniti rappresentano circa un terzo delle vendite estere del distretto, con buone performance in Germania, Polonia, Belgio e Giappone.
Anche il distretto dei Vini del Montepulciano d’Abruzzo subisce una contrazione nel trimestre estivo, ma si distingue positivamente rispetto agli altri distretti italiani del settore. Mentre le esportazioni complessive dei distretti vitivinicoli italiani registrano un calo dell’1,1% nei primi nove mesi dell’anno, il distretto abruzzese mostra ancora un progresso del 3,1%, trainato da buoni risultati in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Francia.
Il settore del Mobilio abruzzese registra un ottimo sprint nel terzo trimestre (+12,7%), ma non riesce a compensare i ripiegamenti verso alcuni mercati, risultando in un calo complessivo del 4,1% nei primi nove mesi del 2023. L’ottima performance in Francia e nei mercati orientali non basta a coprire le diminuzioni nelle esportazioni verso Stati Uniti, Cina e Russia.
I due distretti dell’abbigliamento abruzzesi mantengono una dinamica positiva, distinguendosi dagli altri distretti italiani del settore che registrano un arretramento nel terzo trimestre del 2023. L’Abbigliamento nord-abruzzese cresce del 7,5% nel trimestre estivo e porta il risultato dei primi nove mesi del 2023 a quota 74 milioni di euro (+12,4%). Il distretto dell’Abbigliamento sud-abruzzese contribuisce significativamente alla crescita, raddoppiando le esportazioni rispetto allo stesso periodo del 2022 (+111,6%), con una forte ripresa dei flussi verso la Svizzera, Russia, Francia e Tunisia.
Scenario Globale delle Esportazioni Abruzzesi
Negli ultimi nove mesi del 2023, gli Stati Uniti confermano il loro status di principale mercato di sbocco per le esportazioni abruzzesi, nonostante un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022. La Germania registra un incremento a doppia cifra (+10,1%) con una crescita costante anche nel terzo trimestre (+7,7%). Francia e Regno Unito completano il podio dei principali mercati di destinazione, con aumenti del 7,6% e del 17%, rispettivamente.
Le economie emergenti, che rappresentano circa il 20% delle esportazioni distrettuali abruzzesi, mostrano variazioni significative. La Cina e Hong Kong subiscono una contrazione del 31,4%, mentre la Repubblica Ceca registra un calo del 24,1%. Al contrario, si osserva una ripresa dei flussi verso la Russia (+14,3%) e un notevole aumento delle esportazioni verso la Corea del Sud (+91,3%).