ABRUZZO – I matrimoni religiosi in Abruzzo e Molise sono sempre più in crisi, nel 2023 le cause iscritte a ruolo sono state 95 contro le 82 dell’anno precedente, dunque si è registrato un incremento di 13 unità.
È quanto emerso dai dati del Tribunale interdiocesano e di appello Abruzzese Molisano (Teiam), diffusi dal presidente don
Antonio De Grandis in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuta al Seminario regionale a Chieti.
Per quanto riguarda i motivi di nullità, le simulazioni del consenso matrimoniale, con un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati, sono state 46 e hanno superato le problematiche psichiche che si attestano a quota 44. In particolare, 38 cause di nullità riguardano l’esclusione delle indissolubilità, 6 l’esclusione della prole, 41 il grave difetto di discrezione di giudizio ovvero l’immaturità psicoaffettiva e 4 l’incapacità ad assumere gli oneri matrimoniali essenziali. Nel corso del 2023 il Teiam ha trattato anche due processi penali, uno dei quali si è concluso con l’archiviazione nella fase delle indagini e l’altro che si trova nella fase istruttoria.
Al margine dell’inaugurazione De Grandis ha fatto sapere: «Le sfide aperte per l’anno giudiziario in corso sono rappresentate da una capillare presenza sul territorio della Regione Ecclesiastica degli operatori del Tribunale nell’attività processuale soprattutto nella fase istruttoria e di raccolta prove. In aggiunta una migliore articolazione della fase pregiudiziale a livello diocesano, volta a informare, accogliere, accompagnare i fedeli segnati dal fallimento della loro vita matrimoniale».