ABRUZZO – Si riapre ancora una volta il mistero sul caso della morte di Jois Pedone, il 20enne trovato morto in mare a Punta Penna di Vasto nell’estate 2022.
“Chi l’ha visto?” è tornato ancora una volta ad occuparsi del caso, con l’inviato Fabrizio Franceschelli che ha ricostruito la vicenda in maniera dettagliata, nonostante il mistero che ancora la avvolge, portando nuovi elementi indiziari. Secondo il giornalista, infatti, un vicino di casa avrebbe recentemente dichiarato che la notte della scomparsa Jois sarebbe salito su una macchina nera che lo ha prelevato e poco dopo lasciato sotto casa, negli istanti successivi è poi arrivato il taxi che ha portato il ragazzo a Punta Penna.
Da quel momento in poi, la vicenda diventa nebulosa: l’unica certezza è che, dopo quella tragica notte, Jois fu trovato morto con un borsone contenente 40 kg di rena legato alla caviglia e una Z incisa sul collo. La mamma Mary e la nonna Pia, in trasmissione, hanno ribadito la loro idea e si sono appellate a chiunque possa sapere qualcosa: «Non può finire così, noi vogliamo sapere la verità e vogliamo giustizia per lui. Per noi è impossibile che si sia suicidato: o è stato indotto o lo hanno ucciso».
Durante il servizio di “Chi l’ha visto?”, inoltre, Franceschelli ha intervistato una ragazza che a sua detta era in contatto con Jois e che avrebbe dichiarato che il giovane vastese avrebbe compiuto un “patto di sangue” con l’ex fidanzata: da qui si è delineata l’ipotesi che a Vasto potrebbero esserci sette, sataniche o legate al mondo esoterico, e che la loro individuazione potrebbe far luce sulla morte di Jois Pedone.