MONTESILVANO – Questa notte, i Carabinieri di Montesilvano sono stati allertati con una telefonata giunta al 112 da una bambina di 12 anni che con voce tremante ha chiesto l’immediato intervento perché «il compagno di mia mamma la sta picchiando». L’operatore, cercando di mantenere la calma, ha chiesto alla piccola se sarebbe stata lei ad aprire il portone ai Carabinieri. La bambina, barricata in una stanza, ha risposto con paura: « Non posso perché se esco picchia anche me». Un grido d’allarme che ha spinto i militari del Nucleo Radiomobile di Montesilvano ad intervenire immediatamente.
In breve tempo i militari nel Nucleo Radiomobile di Montesilvano sono piombati in casa dove erano ancora visibili i segni di un violento alterco sia sulle cose e sia sui volti dei due conviventi: un uomo che aveva appena superato la cinquantina ed una donna di 42 anni. Identificati anche due minori tra cui la bimba dodicenne che aveva avuto la forza e la lucidità di chiamare il 112, ed un bimbo di appena tre anni.
Durante la nottata i carabinieri hanno riscostruito il vissuto della coppia scandito da atti di vessazioni e violenze, offese verbali, anche davanti a colleghi di lavoro, poiché i due conviventi lavorano insieme. Il culmine veniva raggiunto dopo l’ennesima lite, questa volta c’era di mezzo il pianto del bimbo di tre anni. Evidentemente al padre dava fastidio, la mamma si era addormentata sul divano, ma veniva improvvisamente svegliata dall’uomo aggredendola. In questo frangente la bambina riusciva a prendere il telefono avvisava il NUE 112. Dopo la minuziosa ricostruzione dei fatti il malfattore veniva tratto in arresto con l’accusa di maltrattamento contro familiari o conviventi, con l’aggravante di aver commesso il fatto alla presenza di minori.