ABRUZZO – Con i 5 registrati nel corso del 2023, l’Abruzzo si aggiudica il triste primato di regione con il più alto tasso di femminicidi in Italia.
Lo ha fatto sapere Fabrizia Francabandera, presidente della corte d’appello dell’Aquila, nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, per la prima volta in presenza dopo lo stop dettato dal Covid. La presidente ha segnalato un generale aumento dei “reati di genere”, ovvero tutti quei reati come maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori, dichiarando: «Con il termine femminicidi si definiscono le uccisioni delle donne, per lo più da parte di familiari o conviventi, ci sono stati oltre 100 casi in Italia nel 2023, 5 solo in Abruzzo. È il tasso più alto d’Italia e anche il 2024 è cominciato malissimo. Si tratta di un fenomeno trasversale e tragicamente democratico, che non conosce differenze di età, censo, cultura».
Per cercare di mettere argine al problema, Fabrizia Francabandera ha sottolineato l’implementazione di alcune misure preventive, come «il protocollo d’intesa tra la procura di Pescara e il dipartimento di psicologia dell’università D’Annunzio per l’avvio di corsi di formazione e la predisposizione di una sorta di pronto intervento da parte di psicologi disponibili a turni di reperibilità, oltre all’ufficio vittime del reato istituito presso la procura di Teramo. È amaro constatare che, pur dopo i tanti allarmi, permangono grandi difficoltà nel sostenere le donne vittime di violenza».