MOLISE – Alfredo De Renzis, 71 anni, originario di Carovilli, provincia di Isernia, è diventato il primo italiano a ricevere il vaccino anticancro sperimentale a mRna. L’iniezione è avvenuta all’Istituto dei tumori Pascale di Napoli, rinomato per la sua ricerca oncologica all’avanguardia, e ha segnato un punto di svolta nella lotta contro il melanoma.
Ancora in fase di sviluppo, questa terapia rappresenta una nuova frontiera nella lotta contro il cancro, offrendo un raggio di speranza per milioni di persone in tutto il mondo. La Moderna, società biotecnologica famosa per il suo successo nel campo dei vaccini contro il COVID-19, sta ora canalizzando la sua innovazione verso la sfida ancora più grande.
La terapia sfrutta l’utilizzo di mRNA sintetici per istruire il sistema immunitario a riconoscere specifiche proteine chiamate “neoantigeni”. Questi neoantigeni sono la firma delle mutazioni genetiche che si verificano nelle cellule malate, consentendo al corpo di prepararsi a combattere la malattia in modo più mirato ed efficace.