VASTO – Ieri sera, nella Casa di Conversazione “Gabriele Rossetti”, si è tenuto l’evento “Vasto: Invito al Dialetto“. L’incontro, organizzato dalla Pro Loco, è stato un’opportunità per esplorare la ricchezza e la profondità della lingua vastese.
La serata ha preso il via con i calorosi saluti del presidente dell’associazione, Mercurio Saraceni, il quale ha sottolineato l’importanza di preservare e valorizzare la lingua locale come parte integrante della comunità. L’attenzione è poi passata agli illustri ospiti, tra i quali, Luigi Murolo, docente di Filosofia e Storia nei Licei, Antonio Muratore, Carmela Camperchioli, Silvana e Annamaria Spadaccini.
Il professor Murolo ha aperto il dibattito con una precisazione fondamentale: il dialetto vastese non va considerato «una variante spuria dell’italiano», bensì una derivazione del latino. In un’epoca in cui molte lingue regionali rischiano di scomparire a causa dell’omogeneizzazione linguistica, è cruciale riconoscere la radice storica e culturale di queste forme di espressione.
Le voci di Carmela Camperchioli, Silvana Spadaccini e Annamaria Spadaccini hanno poi arricchito ulteriormente la discussione, portando testimonianze personali e aneddoti che hanno illustrato la vitalità e la varietà del dialetto vastese nella vita di tutti i giorni.
L’evento si è concluso con un invito: abbracciare e preservare la lingua locale non solo come strumento di comunicazione, ma come un patrimonio culturale da custodire con orgoglio.
Ai microfoni di Zonalocale, le parole di Silvia Spadaccini.