VASTO – Nel contesto della Giornata della Memoria, Vasto si prepara a una commemorazione significativa per onorare le vittime dell’Olocausto e riflettere sulle pagine più oscure della storia. L’appuntamento è fissato per il 27 gennaio 2024, alle 16, presso l’ingresso vecchio del cimitero in Via del Cimitero.
La comunità di Italia Nostra del Vastese, già attiva nella promozione della conservazione del patrimonio storico, ha recentemente dedicato una tappa speciale al Parco della Casina Vanvitelliana di Bacoli. Qui, i soci hanno avuto l’opportunità di contemplare uno dei cinque vagoni originali utilizzati per il trasporto dei deportati verso i campi di sterminio nazisti. Questo vagone, noto come il “Vagone della Memoria”, è esposto dal 2021 in modo permanente e rappresenta un toccante simbolo della tragedia dell’Olocausto.
L’associazione ha collegato simbolicamente questo vagone solitario al campo di internamento per ebrei di Istonio Marina, attivo dal luglio 1943 al novembre 1943. Una connessione speciale è stata fatta anche con la figura del vescovo di Vasto, Vincenzo Fagiolo, dichiarato “Giusto tra le nazioni” nel 1983 per il suo coraggio e la sua umanità durante quei periodi bui.
Un momento di particolare risonanza è legato al 24 ottobre 1943, quando nel campo di internamento di Istonio Marina perse la vita Nicola Poras, un ebreo deportato residente a Fiume. La sua memoria è stata onorata con una sepoltura nel cimitero di Vasto, diventando un simbolo tangibile della tragedia che ha segnato indelebilmente la storia.
Il 27 gennaio, alle 16, la comunità è invitata a partecipare a un minuto di raccoglimento di fronte all’ingresso del cimitero vecchio di Vasto. La commemorazione sarà guidata dal professor Luigi Murolo, che condividerà brevi riflessioni per onorare la memoria delle vittime e sottolineare l’importanza di non dimenticare le lezioni della storia.
In questo momento di raccoglimento e riflessione, la comunità di Vasto si unisce per onorare il passato, celebrare la resilienza umana e impegnarsi nella costruzione di un futuro basato sulla pace e sulla comprensione reciproca.