ABRUZZO – Sono in arrivo importanti novità per il Parco Nazionale della Maiella, nell’ambito della salvaguardia e del monitoraggio della biodiversità nelle aree protette.
La direzione del Parco, tramite un comunicato sui social ha fatto sapere: «Il Monitoraggio della Biodiversità Altomontana del Parco Nazionale della Maiella è tra le ricerche innovative finanziate dal CNR, nell’ambito delle risorse del PNRR. Per il Parco Nazionale della Maiella inizia un importante percorso di ricerca scientifica, grazie ai finanziamenti ottenuti con la partecipazione al bando pubblico del CNR finalizzato al monitoraggio, valorizzazione e ripristino della biodiversità in aree protette, da finanziare nell’ambito del programma di ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità “National Biodiversity Future Center (NBFC)”, a valere sulle risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR)».
La nota continua: «MAIA (Monitoraggio della BIodiversità Altomontana del Parco Nazionale della Maiella) è l’acronimo che rappresenta la proposta progettuale finanziata “Monitoraggio di habitat e specie animali interessate dai cambiamenti climatici”, con cui i tecnici dell’Ente Parco, insieme ai partner universitari degli Atenei di Perugia e Teramo, daranno l’avvio ad un monitoraggio multi-taxa e multi-livello a medio e lungo termine della biodiversità in diversi ambienti d’alta quota, con particolare attenzione a specie target interessate dagli effetti dei cambiamenti climatici, con l’obiettivo di valutarne lo stato e le pressioni, la vulnerabilità, la capacità di resistenza e/o resilienza, e di individuare eventuali interventi da attuare al fine di garantire loro uno stato di conservazione soddisfacente. Le perturbazioni indotte dai cambiamenti climatici sulla biodiversità sono maggiormente importanti per quelle componenti che mostrano bassa valenza ecologica (stenoecie), come diverse specie vegetali ed animali che vivono sopra il limite superiore del bosco in Appennino, che vengono definite come “relitti glaciali” o a ridotta distribuzione geografica (es. endemiche microterme). Il Massiccio della Maiella è già interessato da oltre 20 da studi sulla vegetazione erbacea nelle aree d’alta quota con la rete europea di monitoraggio ecologico del progetto GLORIA (GLObal Research Initiative in Alpine ecosystems), coordinato per l’Italia centrale dall’Università degli Studi del Molise con la diretta collaborazione dell’Ente Parco».
Il progetto si svilupperà in 4 azioni principali distribuite in 20 mesi, dal marzo 2024 ad ottobre 2025.