di Anna Bontempo
VASTO – Meno 86. Al lungo elenco di abbattimenti in città si aggiungono anche i pioppi presenti lungo la pista ciclabile che costeggia la riserva naturale Marina di Vasto. Il percorso resterà chiuso, nel tratto compreso tra via Austro e Fosso Buonanotte, fino al 30 gennaio per consentire l’abbattimento e la sostituzione di 86 pioppi. Il provvedimento di divieto di transito a velocipedi e pedoni porta la firma del comandante della polizia locale, Giuseppe Del Moro. L’ abbattimento degli alberi che con la loro presenza hanno contribuito alla istituzione della riserva naturale, non ha nulla a che vedere con gli eventi meteorologici dello scorso mese di novembre: prova ne è che, a causa del forte vento che soffiò in quella occasione, lungo la pista si sradicarono circa sedici alberi, tra cui diversi eucalipti, mentre i pioppi sono rimasti in piedi. Si tratta infatti di un progetto che risale al 30 novembre 2020, quando in seguito ad un sopralluogo del forestale Francesco Marsico venne redatta una relazione tecnica sulla stabilità degli alberi che lambiscono il percorso ciclabile e che, secondo il professionista, presentano criticità strutturali e problemi di natura fitopatologica quali la presenza di ferite, cavità o carie sul tronco o nell’intersezione della branche, scottature a livello del colletto e del fusto. Gli alberi devono, quindi, essere tagliati per garantire la sicurezza dei frequentatori della pista ciclabile. Oggi, a distanza di più di tre anni e dopo aver acquisito i vari pareri tra cui quello della Regione, il Comune ha deciso di procedere all’abbattimento degli 86 pioppi, contro il quale insorsero a suo tempo diverse associazioni tra cui il Wwf regionale che chiese approfondimenti sull’impatto che l’abbattimento può causare alle specie e agli habitat protetti dal sito natura 2000 e alla riserva Marina di Vasto , ma anche di limitare il taglio a pochi esemplari. A distanza di più di tre anni la giunta municipale ha approvato, il 15 dicembre 2023, il progetto definitivo che definisce gli alberi pericolanti, stabilendone l’abbattimento e la loro sostituzione con individui arborei adulti. Gli interventi verranno effettuati dalla ditta Cogenio a titolo di compensazione ambientale.
Qualche riflessione. La prima è che in questa città da sette anni a questa parte non si fa che abbattere alberi (sarebbe interessante sapere quanto sono costati questi abbattimenti, senza considerare il danno sociale, ambientale e paesaggistico). Il processo di desertificazione sta interessando una serie di aree cittadine, ma è tangibile lungo via Mario Molino dove sono stati abbattuti nel tempo circa 50 pini. Basta percorrerla per rendersene conto. Di recente sono stati tagliati anche 15 pini nel tratto di Via Verde della ex stazione ferroviaria di piazza Fiume. Per non parlare della villetta Due Pini dove gli alberi sono stati tagliati in due giorni, ma il cantiere è fermo da mesi (ogni tanto si vede qualche operaio). Tutto questo mentre nel mondo ci si interroga sui cambiamenti climatici e su come mitigarli. Vengono tagliati alberi anche in zone notoriamente soggette a dissesto idrogeologico. Vengono tagliati e non rimpiazzati nonostante il regolamento del verde preveda la “compensazione ambientale”. Insomma a Vasto, di colpo, gli alberi sono diventati tutti pericolanti. Di questo passo come sarà la città fra qualche anno?
Meglio 10,100,1000,100000 alberi tagliati e restare vivo fino alla fine dei miei giorni senza ulteriori preoccupazioni !!! Cari ambientalisti variegati fatevene una ragione ed occupatevi del vostro giardinetto , se ne possedete uno… !