L’AQUILA – Nella giornata di ieri, le forze dell’ordine italiane hanno eseguito l’espulsione di un cittadino extracomunitario, classe 1994, ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’uomo, già irregolare sul territorio nazionale, era destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di L’Aquila.
Le accuse contro di lui erano gravi e numerose, con un passato contrassegnato da reati quali rissa, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, truffa, lesioni personali e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. Tuttavia, il culmine dei suoi atti delittuosi risale al 2020, quando, alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, causò un incidente stradale fatale per una giovane ragazza.
In quell’occasione, l’individuo coinvolto non solo aveva violato le leggi sulla guida in stato di alterazione, ma era stato trovato a bordo dell’auto insieme a un individuo già destinatario di un provvedimento di cattura. L’episodio aveva scosso la comunità e sollevato domande sulla necessità di azioni più severe contro individui pericolosi e recidivi.
L’extracomunitario, già precedentemente espulso e accompagnato in C.P.R. (Centro di Permanenza per il Rimpatrio), si era dimostrato inottemperante a precedenti provvedimenti di allontanamento dal territorio italiano. Questa volta, le autorità hanno deciso di adottare un’approccio più diretto, scortando personalmente l’individuo fino alla frontiera di Roma-Fiumicino con volo diretto verso Casablanca.
La decisione di scortare direttamente il soggetto è stata presa in considerazione della sua pericolosità e della sua propensione a ignorare provvedimenti di allontanamento. La volontà di proteggere la sicurezza nazionale ha portato a un’azione immediata e risoluta da parte delle forze dell’ordine italiane.