SAN SALVO – Con un comunicato stampa, la Fiom Cgil Chieti ha annunciato di aver ricevuto l’ultimo bilancio della Denso di San Salvo, chiedendo subito l’intervento del Ministero delle Imprese e del Made In Italy.
Nella nota si legge: «Il bilancio presenta un quadro misto, evidenziando situazioni già note e altre che ci erano sconosciute. Risulta evidente che la Casa Madre ha effettuato un’operazione economico-finanziaria positiva, ma questa non sembra risolvere completamente i numerosi problemi. Lo stato complessivo dell’azienda non appare positivo. Come sottolineato più volte dalla FIOM, le operazioni finanziarie sono utili, ma senza nuovo lavoro e nuovi mercati, si rischia di basare le decisioni degli azionisti su puri calcoli finanziari. Attualmente, osserviamo un notevole ridimensionamento dello Stato Patrimoniale. Leggendo il bilancio, emerge che gli azionisti avevano previsto la situazione già dal 2022. Infatti, il 30 marzo 2022 è stato approvato un piano industriale per il periodo 2022-2032 con Break Even previsto entro il 31 marzo 2027».
Il comunicato poi continua: «Se esiste un piano industriale, perché l’azienda è evasiva ogni volta che si chiede la presentazione di questo piano? Forse è un piano che prevede una forte ristrutturazione? Ma la domanda che ci poniamo e che ci preoccupa di più è: come pensano di arrivare al 31 marzo 2027 senza ammortizzatori sociali? Fortunatamente, l’intuizione sindacale ha garantito almeno sei mesi in più di copertura. Ma se il piano riportato nel bilancio rimanesse invariato, raggiungere il 2027 sarebbe complicato. Inoltre, nella Relazione di Gestione, allegata al Bilancio, i pochi nuovi prodotti previsti, se pur importanti, non potranno migliorare la situazione dello stabilimento nell’immediato. Riteniamo, come FIOM, sia giunto il momento di un serio confronto con i vertici aziendali per comprendere la situazione reale».
Infine, la nota conclude: «Ci chiediamo a cosa siano servite le visite dei politici presso la DENSO di San Salvo. Sappiamo di incontri con i vertici aziendali senza la presenza delle RSU. Quando parliamo di coinvolgimento politico, lo facciamo con serietà, dato che, come FIOM, rispettiamo le istituzioni e sappiamo che possono intervenire e trovare soluzioni. Tuttavia, ci chiediamo cosa si siano detti negli incontri il Presidente della Regione e l’ex Sindaco di San Salvo. Hanno compreso il problema della DENSO? Cosa comunica il consigliere comunale di maggioranza e dipendente della DENSO all’amministrazione in merito alla situazione che stiamo vivendo? È essenziale trovare soluzioni lavorative e ammortizzatori sociali per raggiungere il 2027, sperando che gli azionisti mantengano la fiducia nel nostro territorio.
Nonostante le visite istituzionali, gli eventuali interventi in merito agli ammortizzatori sociali non sembrano aver prodotto risultati significativi, dato che il Governo, del medesimo colore politico regionale e comunale, ha approvato un emendamento che estende la cassa integrazione solo per aziende di interesse nazionale con oltre 1000 dipendenti coinvolte in piani di riorganizzazione.
Da mesi chiediamo di rivedere questo parametro per contribuire a salvare il patrimonio di San Salvo che si attesta sotto le 1000 unità lavorative. È ora di smettere di pensare solo alle prossime elezioni. Cari politici, è vostro compito trovare soluzioni per recuperare questa “disattenzione” e adottare strumenti che possano garantire un futuro fino al 2027. Visto che rispetto ai futuri ammortizzatori sociali rischiamo di essere esclusi, speriamo che la politica venga a visitare la fabbrica avendo ottenuto delle modifiche a favore della DENSO nella conversione del decreto Milleproroghe salvando il salvabile. Non possiamo perdere tempo, la proroga della cassa integrazione sta scorrendo velocemente e non si sta discutendo del piano industriale. Come FIOM dopo aver letto il bilancio, riteniamo urgente che si intervenga immediatamente per affrontare il futuro delle Lavoratrici e dei Lavoratori DENSO.
È arrivato il momento di organizzare un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy con la presenza di azionisti, sindacato e politica locale, con l’obiettivo di inserire la DENSO di San Salvo tra le aziende di interesse strategico nazionale e far presentare in quella sede il piano industriale».