CUPELLO – «Abbiamo appreso dagli organi di stampa che l’Istituto Comprensivo di Monteodorisio è stato accorpato all’Istituto Agrario Ridolfi di Scerni, decisione che rientra nell’ambito del “Dimensionamento scolastico” voluto dal governo Meloni e approvato dalla giunta Marsilio. La scomparsa dell’Istituto Comprensivo Monteodorisio-Cupello è l’ennesima beffa ai danni della scuola, delle famiglie e dei ragazzi che la frequentano».
Inizia così la nota del gruppo politico “Cupello Democratica”, all’indomani della notizia dell’accorpamento dell’Istituto comprensivo Monteodorisio – Cupello con l’Agrario di Scerni. Ne avevano dato comunicato ieri i sindaci dei due comuni, Graziana Di Florio e Catia Di Fabio, in una nota in cui si dichiaravano soddisfatte del provvedimento.
La nota del gruppo “Cupello Democratica” continua: «Sicuramente c’è grande soddisfazione da parte dell’amministrazione di Scerni e di tutta la sua comunità, che attraverso un gran lavoro di squadra è riuscito a salvaguardare l’istituto Agrario. Stessa cosa non possiamo dire della nostra amministrazione e di quella vicina, ora che invece di salvaguardare il prestigio del nostro Istituto, ha deliberato favorevolmente affinché l’accorpamento avvenisse senza un giusto coinvolgimento dei cittadini. Abbiamo perso l’identità di un Istituto, perdendo la dirigenza, gli uffici amministrativi e la possibilità di incidere sulla gestione dello stesso. Nessuno ha pensato di salvaguardare il lavoro incessante di chi si è sempre impegnato, a partire dai dirigenti, dagli uffici amministrativi, dal personale docente e non, e dai genitori. Lavoro di squadra che ha mantenuto vivo il prestigio di un Istituto che include due Paesi, Cupello e Monteodorisio, che avrebbero dovuto unire le forze per evitare il peggio, al contrario hanno unito le forze perché l’istituto venisse smembrato e mortificato della propria identità. Ancora una volta si è scelto di agire nel silenzio più assoluto anziché coinvolgere tutte le sensibilità, era necessario tutto questo? … si poteva evitare? … si poteva fare di più per tutelare il nostro territorio?».