Di Anna Bontempo
VASTO – «Ci auguriamo che la delibera Anac ponga fine ai giochi di prestigio delle pubblicazioni senza nomi del Comune di Vasto e che venga prontamente recepita dall’amministrazione». Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, intervengono dopo il parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione che ha censurato il comune di Vigevano che, in barba agli obblighi di trasparenza delle pubbliche amministrazioni, non ha pubblicato i nominativi dei vincitori di una selezione pubblica per l’assunzione di uno specialista in attività tecno-progettuali. In seguito alla segnalazione l’ Anac ha avviato un procedimento di vigilanza e ha ordinato l’immediata pubblicazione sul sito web “Amministrazione trasparente” dei nominativi di coloro che avevano superato il concorso pubblico bandito dall’ente locale. Il caso è analogo a quello del Comune di Vasto che ha indetto una procedura concorsuale per l’assunzione di tre messi notificatori (che poi sono diventati undici), omettendo di pubblicare i nomi dei vincitori, sostituiti da un numero di protocollo. Le ragioni di questa “graduatoria criptata” sarebbero da ricercare nel rispetto della privacy che, però, secondo l’Autorità garante non può essere invocato per un concorso pubblico.
«La Delibera Anac 525 del 2023, che stigmatizza il comportamento del Comune di Vigevano e lo obbliga a pubblicare i nomi dei vincitori di un concorso pubblico, ribadisce e stabilisce quanto sia stato proditorio, sbagliato e capzioso il comportamento del Comune di Vasto sulla vicenda del concorso “messi notificatori”», affermano i tre consiglieri del centrodestra, «l’Anac ribadisce a chiare lettere che, una volta che il concorso è concluso, i vincitori della selezione debbano essere indicati con nome e cognome, e non con i codici ID come hanno deciso di fare Menna e i suoi alti dirigenti, per celare i nomi dei vincitori sotto il pretesto della presunta privacy.
Il pronunciamento dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione ovviamente ci da ragione nella nostra idea di rivolgerci alle autorità garanti, che dovranno verificare il corretto svolgimento della procedura concorsuale, cosa che è stata impedita di fare al consiglio comunale quando Menna e la sua maggioranza, a luglio del 2023, hanno bocciato la Commissione di Indagine interna al Comune.
Ora ci auguriamo che la Delibera dell’Anac ponga fine ai giochi di prestigio delle pubblicazioni “senza nome” del Comune di Vasto, e che venga prontamente recepita dal sindaco, dal segretario comunale, e anche da taluni dirigenti che, specie nel settore del personale, non hanno pubblicato nomi e cognomi per arbitrarie e non fondate ragioni. Su questo speriamo che l’Anac, pronunciandosi sulla vicenda di Vigevano, metta definitivamente la parola fine.
Qualora al sindaco o a qualche dirigente rimanga qualche improprio dubbio, lo invitiamo a leggere la delibera 525 Anac e anche il chiarificante e definitivo articolo https://www.lentepubblica.it/pa-digitale/codici-id-nomi-vincitori-concorsi/. Sperando in un 2024 con meno scappatoie e più trasparenza per tutti», concludono Prospero, Suriani e Giangiacomo.