VASTO – Ieri sera, nella suggestiva cornice del Paladonbosco, si tenuto l’atteso festival “Due Note a Vasto Christmas Party“. Un’edizione straordinaria, la prima nel mese di dicembre, che ha visto alternarsi sul palco una combinazione di artisti affermati e talenti emergenti.
La serata, condotta da Patrizia di Quello che le donne non dicono, è stata arricchita dall’intervento di Antonio Vandoni, direttore musicale di Radio Italia, il quale ha sottolineato l’importanza della musica e ha elogiato in particolare eventi come “Due Note a Vasto” per il loro ruolo fondamentale nella valorizzazione degli artisti locali. Vandoni ha evidenziato come tali manifestazioni siano essenziali per dare visibilità e opportunità ai cantanti emergenti, contribuendo così alla crescita e alla diversificazione della scena musicale italiana.
Tra i tanti artisti che si sono alternati sul palco, i Cartoni Animali, Umberto Palazzo, Paolo Pollutri, Francesco Marchesani, Lysa, Ianez, The New Gospel Choir.
Un momento particolarmente emozionante è stato l’esibizione di Emma Buscaglia, reduce dall’esperienza a The Voice Kids. La giovane artista ha mostrato non solo il suo talento vocale, ma anche un’innata maturità artistica.
La serata si è conclusa con La Differenza, il cui frontman e organizzatore dell’evento, Fabio Falcone, è intervenuto ai microfoni di Zonalocale.
«L’essenza di Due Note a Vasto si concentra nel lanciare un messaggio motivante ai giovani: credere nella buona musica e rincorrere i propri sogni. La decisione di ripresentare il festival dopo solo alcuni mesi è motivata dalla rapidità della comunicazione odierna. In questa edizione, il festival si svolge all’interno di un palazzetto situato nell’oratorio, con la partecipazione di artisti che spaziano in un taglio generazionale ampio, da Umberto Palazzo a Emma Buscaglia».
«Viviamo in un paese, non in una grande città. Non dobbiamo illuderci. Ci conosciamo tutti. Questo senso di comunità dovrebbe costituire la base del nostro modo di vivere. Questa fratellanza non intendiamo proclamarla solo attraverso l’organizzazione di un festival. Crediamo che la collaborazione tra partiti politici, istituzioni e diverse etnie sia l’unico modo per vivere sereni e guardare le persone a testa alta», le parole di Falcone.