ABRUZZO – Il WWF Abruzzo ha recentemente tenuto la consueta conferenza stampa di fine anno, presentando un bilancio dettagliato delle principali tematiche ambientali affrontate nel corso del 2023. L’evento si è svolto presso la sede dell’Aurum a Pescara, rappresentando un appuntamento fisso per l’Associazione e un’opportunità per riflettere sulle azioni svolte e su quelle ancora da intraprendere per la tutela dell’ambiente abruzzese.
La perdita di Juan Carrito e Amarena, orsi simbolo della regione, ha caratterizzato profondamente l’anno appena trascorso. Juan Carrito, celebre giovane orso marsicano, è stato tragicamente investito lungo la SS17 a Castel di Sangro, mentre Amarena è stata uccisa da un atto di bracconaggio, lasciando un vuoto significativo nella popolazione di orsi marsicani. Questi eventi hanno suscitato grande commozione e hanno evidenziato l’importanza di azioni immediate per proteggere questa specie.
In risposta a queste tragedie, la popolazione abruzzese si è mobilitata in una manifestazione pacifica a Pescina, chiedendo giustizia per Amarena e un impegno concreto per la protezione della fauna italiana. Il WWF Abruzzo ha proseguito le proprie iniziative, incluso il programma “Orso 2×50”, finalizzato al raddoppio della popolazione di orsi marsicani entro il 2050. Azioni concrete, come la messa in sicurezza di habitat e incontri di sensibilizzazione sul territorio, sono state organizzate in collaborazione con altre organizzazioni, enti e aree protette.
Il Lupo è stato al centro dell’attenzione per le iniziative volte a garantire la convivenza uomo-lupo. Tuttavia, minacce come bracconaggio, incidenti stradali e proposte di modifica della normativa di protezione mettono ancora a rischio la sopravvivenza di questa specie.
Il WWF Abruzzo ha lavorato in varie aree protette regionali e Oasi WWF, sperimentando azioni di tutela e valorizzazione che coinvolgono attivamente la comunità locale. Iniziative educative e progetti volti alla sensibilizzazione e alla conservazione hanno caratterizzato le attività svolte nelle diverse zone della regione.
Non sono mancate le osservazioni critiche del WWF Abruzzo su progetti impattanti, come la cementificazione del suolo, infrastrutture che invadono le aree protette e piani venatori discutibili. La preoccupazione per la gestione del patrimonio arboreo abruzzese è stata sottolineata durante un convegno a L’Aquila, dove è stata richiesta una maggiore considerazione per gli alberi e la creazione di un tavolo tecnico per le direttive in materia.
La situazione dei Centri di Educazione Ambientale della regione è stata altresì evidenziata, denunciando uno stallo durato tre anni, e si è sollecitato un nuovo percorso di valorizzazione per queste strutture.
Gli eventi, le iniziative e il lavoro incessante dei volontari del WWF Abruzzo sono stati fondamentali per sensibilizzare la popolazione e promuovere la tutela ambientale lungo tutto il territorio abruzzese. La partecipazione attiva dei cittadini è stata un pilastro fondamentale per promuovere azioni volte alla salvaguardia dell’ambiente.
La conferenza si è conclusa con un ringraziamento ai volontari, ai presidenti delle organizzazioni locali, ai referenti dei gruppi tematici e a tutti coloro che contribuiscono con passione e impegno alla missione del WWF Abruzzo nella tutela della natura. Filomena Ricci, riconfermata per i prossimi 4 anni come delegata del WWF Abruzzo, ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare con dedizione e entusiasmo per affrontare le sfide ambientali del futuro.
La situazione ambientale in Abruzzo rimane al centro dell’attenzione del WWF, che si impegna costantemente per la conservazione della natura e la sensibilizzazione della comunità locale su tematiche cruciali per la salvaguardia dell’ecosistema regionale.