ROSETO DEGLI ABRUZZI – Nelle ultime ore, è emersa un’ombra di incertezza e preoccupazione riguardo alla Riserva Regionale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi, a seguito dell’approvazione notturna di un emendamento alla Legge regionale di bilancio. Secondo le informazioni attuali, questo emendamento potrebbe portare a una riduzione massiccia dell’area protetta, passando dagli attuali 1100 ettari a soli 24 ettari.
Questa riperimetrazione, se confermata, rappresenterebbe essenzialmente l’eliminazione della Riserva Regionale del Borsacchio, con la conseguente perdita delle sue funzioni cruciali legate alla conservazione ambientale e allo sviluppo sostenibile del territorio.
Donatella Pavone, Direttrice Legambiente Abruzzo e Presidente del Circolo Legambiente Costa Teramana, ha espresso forte preoccupazione: «Stante l’imprescindibile necessità di verificare quanto appreso, restano sconcerto e incredulità per quanto potrebbe essere stato fatto. Un atto di questo tipo, che vanificherebbe il lavoro fatto in questi anni sul territorio, non può essere presentato e votato con queste modalità, sottraendosi ad un iter legislativo predeterminato».
Il bilancio dell’Osservatorio Città Cima di Legambiente, pubblicato solo due giorni fa, ha evidenziato come il 2023 sia stato un anno critico per il clima, richiamando l’attenzione sulla necessità di elaborare piani e strategie di adattamento alla crisi climatica a tutti i livelli. La riduzione proposta della Riserva Regionale del Borsacchio sembra muoversi nella direzione opposta, rinunciando al doveroso compito di supportare le comunità nella transizione ecologica.
La notizia solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla conformità a procedure legislative regolari, mettendo in discussione la validità e l’efficacia di un provvedimento adottato in modo così repentino e notturno. L’opinione pubblica attende ulteriori chiarimenti e sviluppi da parte delle autorità competenti.
Lavorano di notte, qualcosa da nascondere?