VASTO – «In attesa che gli “autovelox arancioni” mietano le prime vittime tra i contribuenti vastesi, Menna e Toma, per rimpinguare le languide casse comunali, confermano le aliquote massime Irpef per tutte le fasce di reddito e aumentano l’Imu (Imposta municipale unica) dal 5,2 al 7,6 per mille relativa agli immobili oggetto di contratti di affitto a canone concordato. Un aumento che va a colpire, ancora una volta, le fasce più deboli nel silenzio assordante di tutte le forze politiche che sostengono questa “sinistra” amministrazione comunale». Lo dichiarano in una nota i consiglieri di Fratelli d’Italia, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo.
«E oltre al danno la beffa, – aggiungono i consiglieri FdI – perché il sindaco giustifica la responsabilità delle sue discutibili scelte avvalorandole da presunti pareri favorevoli mai pervenuti. Non è sfuggita infatti l’ennesima bugia montata ad hoc durante il Consiglio comunale, dove ha appunto paventato l’esistenza di un parere favorevole all’aumento, nello specifico quello relativo ai sindacati di categoria. Grazie al carteggio di cui siamo venuti in possesso – sottolinea la nota politica – possiamo affermare, senza paura di essere smentiti, che i sindacati sono stati contrari».
«Questo 2023 allora si chiude con tanta amarezza. Una fine dell’anno triste per la nostra città che, tra un disavanzo di quasi 20 milioni di euro e l’aumento delle tasse, deve anche subire ingiustamente un sindaco che senza scrupolo di coscienza continua a calpestare gli interessi della sua comunità», concludono Prospero, Suriani e Giangiacomo.