VASTO – Dopo un anno di attesa e intensi lavori di ristrutturazione, lo storico Teatro Rossetti di Vasto sta per riaprire le sue porte.
La data clou di questo nuovo inizio sarà sabato 30 dicembre, con il tradizionale “Concerto per il Nuovo Anno”. Sul prestigioso palco del Teatro Rossetti si esibiranno l’Odessa Philharmonic Orchestra, il soprano Silvana Froli, il tenore Hector Lopez Mendoza e sotto la sapiente direzione di Hobart Hearle.
La ristrutturazione del Teatro Rossetti non si è limitata a un mero restauro estetico, ma ha coinvolto un ampio intervento di efficientamento energetico. Grazie ai finanziamenti del PNRR, sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti tecnologici, inclusi quelli di climatizzazione e illuminazione, nonché sugli impianti a servizio delle rappresentazioni teatrali, come quelli di illuminazione e audio. Questa modernizzazione mirata garantirà non solo una migliore fruizione degli spettacoli, ma anche un risparmio energetico significativo, contribuendo così alla sostenibilità ambientale.
I lavori di riqualificazione hanno coinvolto tutti gli aspetti della struttura, compresi i tre ordini dei palchetti, ora adeguati ai più alti standard di sicurezza. Le pareti del teatro sono state rivestite, riportando l’intera struttura alle sue origini, risalenti al teatro borbonico fondato nel lontano 1818. Un tocco di storia e tradizione che si fonde armoniosamente con la modernità delle nuove tecnologie e delle strutture rinnovate.
Non solo la parte principale del teatro ha beneficiato di questa trasformazione, ma anche i locali interrati sono stati completamente riqualificati. Dai servizi igienici ai camerini, ogni dettaglio è stato curato per offrire agli artisti e al pubblico un ambiente confortevole e all’avanguardia.
«𝗚𝗶𝗼𝗶𝗮 è poter annunciare che 𝗶𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗥𝗼𝘀𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲. Nella nostra città è la 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮𝘁𝗮 rispondendo con efficienza a un progetto finanziato con fondi del 𝗣𝗡𝗡𝗥 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮. Ora il Teatro Rossetti è antico e rinnovato. 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗼 perché nei lavori non si sono mai persi di vista il rigoroso rispetto e la valorizzazione della sua storia e di quell’estetica inconfondibile che lo rende un gioiello della cultura abruzzese. 𝗥𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼 perché ora l’impiantistica risponde ai più moderni criteri di efficientamento energetico», il commento di Nicola Della Gatta, assessore alla Cultura.