L’AQUILA – In esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare del carcere emessa dal gip del tribunale di L’Aquila, nella giornata di ieri è stato tratto in arresto a Napoli, sua città di origine, da personale della squadra mobile di L’Aquila con la collaborazione dei colleghi partenopei, l’uomo, del 1996, lo scorso 12 settembre si è reso responsabile di una truffa aggravata, poi degenerata in rapina, ai danni di un anziano aquilano e poi anche del nipote di quest’ultimo.
«In particolare la mattina del 12 settembre a L’Aquila, – si legge in una nota diffusa dalla Questura di L’Aquila – un anziano, dopo aver ricevuto una telefonata da un sedicente “appartenente alle forze dell’ordine”, che gli ha comunicato l’arresto del figlio e lo ha invitato a consegnargli un’ingente somma di denaro per evitare che incorresse in ulteriori gravi problemi legali, ha consegnato al soggetto, tratto in arresto, poco dopo esser giunto a casa sua, la somma complessiva di cinquemila euro in contanti».
«Di lì a poco, – continua la nota – la vittima è stata nuovamente contattata telefonicamente dal truffatore, con la richiesta di ulteriore denaro, quando già suo nipote, sentito telefonicamente il nonno e intuito che era stato raggirato, lo ha raggiunto a casa allertando anche le forze dell’ordine. Quindi, l’indagato si è presentato, nuovamente nell’abitazione dove, alla richiesta di restituire il denaro sottratto, ha usato violenza nei confronti di nonno e nipote cagionando a quest’ultimo lesioni personali con prognosi di 15 giorni».