ABRUZZO – Duro attacco quello del capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci, verso l’operato dell’amministrazione Marsilio negli ultimi 5 anni in fatto di spesa dei fondi europei.
«Le premesse c’erano tutte per arrivare a questa situazione di stallo e perdita» ha dichiarato Poalucci, aggiungendo: «I pochi bandi di questi cinque anni, la bassa qualità dei progetti proposti e i ritardi che hanno prodotto già la perdita di altre risorse, che unite a queste di fatto costringono l’Abruzzo a una vera e propria stasi. Gli effetti del mancato impegno si vedono in settori delicatissimi e su cui il Governo regionale avrebbe potuto e dovuto incidere non solo di più, ma meglio: il comparto agricolo e idrico, su cui il centrodestra fa solo bancomat e propaganda, sono segnati da tale latitanza; l’emergenza idrica resta tale».
Il nodo su cui Paolucci ha più insistito però quello relativo ai fondi europei non spesi, con cui hai concluso sottolineando: «Il governo Marsilio a fine consiliatura certifica 133 milioni di risorse non utilizzate. Che l’Abruzzo collezionasse solo brutte figure in materia di impiego e spesa dei Fondi UE lo andiamo dicendo ormai da anni, ma oggi a confermarlo è l’Autorità di certificazione della Regione stessa, che ha cristallizzato una spesa pari al 70,63% sul FESR e al 62,44% sull’FSE e il fatto che ben 133 i milioni di euro risultano non utilizzati da questa Giunta, nonostante la proroga Covid. Ci confermiamo fra le peggiori regioni italiane per utilizzo dei fondi strutturali».