VASTO – «Conosciamo, per averla letta già da diversi mesi, la relazione del Mef che identifica diverse presunte irregolarità amministrative all’interno del Comune di Vasto, soprattutto in merito alle indennità accessorie e ai premi di produzione di alcune figure dirigenziali», inizia così la nota diffusa dai consiglieri di FdI Prospero, Suriani e Giangiacomo in merito alla relazione del Ministero sul Comune di Vasto.
Secondo i consiglieri FdI, infatti, nonostante si fosse a conoscenza della relazione da mesi, «l’amministrazione ha cercato di tenerla nascosta il più possibile, non fornendone notizia né copia spontaneamente ai consiglieri comunali, tenuti per molto tempo all’oscuro della sua stessa esistenza». Insomma, nelle parole di Prospero, Suriani e Giangiacomo il Comune sarebbe stato poco trasparente sulla questione, soprattutto con l’opposizione.
La nota poi prosegue: «Si tratta di un procedimento amministrativo attraverso il quale il Ministero ha sollevato, al Comune di Vasto, alcune contestazioni a cui l’Ente ha 120 giorni di tempo per replicare, ossia sino al 29 dicembre. Il predetto procedimento, all’esito delle controdeduzioni, potrà avere risvolti di diverso tipo. Infatti, se queste presunte irregolarità dovessero ritenersi fondate potrebbero esserci anche conseguenze civili e penali per i responsabili. Fino all’esito del procedimento, pertanto, il nostro ruolo sarà di mero controllo, poiché non possiamo e non dobbiamo interferire, in alcun modo, in un’indagine in corso».
Per concludere, i consiglieri di FdI, hanno dichiarato nella nota: «Di sicuro alcune considerazioni politiche possono essere già anticipate. Dalla relazione emerge il caos totale, amministrativo e legale, che regna all’interno dell’amministrazione Menna: un caos composto da atti mancanti, controlli inesistenti, arbitrarietà totale della struttura politica e dirigenziale. In attesa della risposta del Comune, e di ogni altro sviluppo, la relazione ben circostanzia e documenta tutta la serie di inefficienze, sprechi e mancanze di trasparenza che i consiglieri di opposizione, e quelli di Fratelli d’Italia in particolare, hanno rilevato nel corso degli anni. Le colpe individuali andranno accertate: la colpa collettiva è di chi, da Sindaco o da assessore, ha creato tutti i presupposti di inefficienza e mancati controlli che hanno svolto la funzione di brodo di coltura delle irregolarità che vengono bene evidenziate nella relazione del Mef»