TERMOLI – Un sorpasso azzardato: sarebbe questa la causa del tragico schianto avvento ieri sull’Adriatica all’altezza di Petacciato, nel quale ha perso la vita Flavio Cistullo, di 13 anni. Il padre del ragazzo, che era alla guida della vettura, è stato trasferito all’ospedale Caldarelli di Campobasso.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti le due auto, un’Alfa 159 e la Ford su cui viaggiavano Flavio e il padre, si sarebbero urtate durante una manovra di sorpasso azzardata finendo rispettivamente in una cunetta a bordo strada e nel mezzo della carreggiata. Non ha potuto fare nulla l’autista dell’autobus che giungendo in direzione Termoli ha centrato in pieno la Ford con a bordo padre e figlio. L’impatto è stato violentissimo e nonostante i sanitari siano riusciti ad estrarre Flavio dalle lamiere e abbiano tentato una corsa disperata verso il San Timoteo di Termoli non c’è stato nulla da fare. Grave anche il padre, 54 anni, che ha riportato lesioni ad entrambi i femori. Sono rimasti feriti anche il conducente dell’Alfa e il passeggero, mentre sono illesi ma sotto shock il conducente del pullman della Sati e i circa 20 passeggeri a bordo.
Nel frattempo stanno continuando le indagini della Procura della Repubblica di Larino, che ha aperto una inchiesta sequestrando i tre mezzi incidentati. Al momento gli inquirenti non hanno una precisa ipotesi di reato e non si sono ancora iscritti sul registro degli indagati, perché bisogna ancora ricostruire con esattezza la serie degli eventi e verificare se dietro l’incidente ci siano state responsabilità umane per quel che concerne il mancato rispetto del Codice della strada. La Polizia stradale, arrivata da Campobasso, sta infatti fornendo al sostituto procuratore una relazione contenente i primi accertamenti svolti sul posto.
Inoltre è stato disposto che sulla salma di Flavio Cistullo non sarà effettuata l’autopsia: non è stato infatti ritenuto necessario in quanto è stata effettuata una ricognizione da parte del consulente tecnico della Procura di Larino nell’immediatezza della morte, che ha già depositato i risultati dell’esame.