ABRUZZO – «All’agricoltura abruzzese e in particolare al settore vitivinicolo servono ristori diretti, più che prestiti. Il Governo Regionale deve capire la particolare struttura della filiera vitivinicola abruzzese fatta di 15.000 viticoltori che non possono essere ristorati con nuovo indebitamento. Serve un ristoro per superficie.», così Silvio Paolucci, capogruppo PD in Consiglio regionale, ha commentato l’annuncio dell’emissione del prestito Fira per i viticoltori colpiti dal maltempo tra marzo e giugno del 2023.
«Come abbiamo già proposto in sede di Consiglio regionale straordinario, con la manovra di fine anno la Regione potrebbe destinare al settore, vitivinicolo in primis, almeno 20 milioni di euro per ristorare le aziende che hanno subito un danno di almeno il 40%, modulando gli aiuti in base alle percentuali di danno subito. Non servono prestiti a pioggia, dunque, ma un ristoro a ettaro, com’è stato fatto già per altre colture, una somma che potrebbe arrivare a circa 1.000/1.500 euro ad ettaro, in modo da garantire respiro a una base fatta di almeno 15.000 viticoltori che oggi sono alle prese con i costi di una stagione nera, ma hanno seri problemi a impostare la prossima vendemmia», ha spiegato Paolucci, per poi concludere: «Questo sì che sarebbe un primo concreto segnale di
vicinanza della Regione al settore vitivinicolo, che poi dovrà essere accompagnato da uno stanziamento cospicuo da
parte del Governo nazionale attraverso il riconoscimento dello stato di calamità».