VASTO – Un ferroviere in pensione di Pescara, Tino Di Cicco, ha scritto a Zonalocale per commentare la notizia dell’inaugurazione del treno Tua Pescara-Roma e dare qualche suggerimento sulla linea adriatica che, in realtà, a parere suo, risulta strategica per l’Abruzzo.
«Bisogna cercare di essere onesti. Non è facile, ma bisogna provarci. Una comunità cresce sulla verità, non sulla difesa preventiva della parte di riferimento. Da anni chi scrive ha tentato in tutti i modi di sollecitare i responsabili politico-istituzionale abruzzesi a realizzare un collegamento ferroviario no-stop Pescara-Roma. Collegamento che si potrebbe realizzare in 2h e 45 minuti. Ma la politica era distratta, aveva altre priorità.
È vero che nel 2016 la giunta regionale, allora in carica, decise di implementare una soluzione del genere. Se ne parlò anche sui giornali, ma poi non è stata mai realizzata.
Adesso l’attuale governo abruzzese ha deciso di attuare una velocizzazione del collegamento ferroviario Pescara-Roma; passando dalle attuali 3 h e 20, a tre ore. Speriamo che questa sperimentazione passi quanto prima in orario.
È una buona cosa. Lo dovremmo riconoscere tutti; non dividerci dicendo: “L’ho detto prima io”. In politica, ma anche nei rapporti personali, non vale dire, vale fare. Dire che l’Everest è scalabile, non significa averlo scalato. Le parole non sono cose, sono metafora delle cose, simboli, ma non sono le “cose”.
Perché non succeda qualcosa di analogo fra 20 anni relativamente all’offerta lungo la direttrice Adriatica, occorre sapere che il vero nervo scoperto nell’offerta ferroviaria fruibile dagli abruzzesi, è sulla relazione Pescara-Bologna (350 Km). Su questa tratta gli abruzzesi sono costretti a subire il ricatto di Trenitalia: ricatto che Trenitalia può esercitare grazie al monopolio dell’offerta ferroviaria lungo questa direttrice.
Questo ricatto consente al monopolista di imporre treni chiamati Frecciarossa, ma che in realtà hanno una velocità commerciale di poco superiore ai regionali veloci sulla Roma-Firenze, e prezzi superiori alle vere Frecce sulla Roma-Firenze-Milano.
L’Abruzzo dovrebbe attivare collegamenti con regionali veloci sulla relazione Pescara-Bologna, come la regione Marche fa sulla relazione Ancona-Piacenza (351 Km). Se si realizzasse questa offerta, gli abruzzesi sarebbero finalmente sottratti al ricatto di Trenitalia, e potrebbero raggiungere Bologna (e, in qualche modo anche Milano), pagando biglietti a prezzi notevolmente inferiori rispetto agli attuali (dalla metà a un terzo).
Siamo prossimi alle elezioni regionali, vediamo quale schieramento politico inserirà nel programma una soluzione del genere; e soprattutto chi poi manterrà la promessa, realizzandola».