GISSI – «Non è necessario andare al Polo nord per vedere Babbo Natale! Domenica 17 dicembre passate a trovarlo nel suo Villaggio allestito in corso Remo Gaspari per raccogliere letterine e desideri di tutti i bambini, da 0 a 99 anni».
Lo scrive in una nota la presidente della Pro Loco di Gissi, Daniela Nanni, per invitare la cittadinanza all’evento di domenica prossima. «Babbo Natale – prosegue la nota – sarà pronto a salutare grandi e piccini e a scattare con loro foto ricordo di questa magica esperienza».
«Quella della lista dei desideri di Natale è una tradizione di lunga data – spiega Nanni – e i bambini amano esprimerli con parole e disegni creativi. Con la nostra iniziativa “Nel cuore di Natale” desideriamo trasmettere ai più piccoli ciò che significa saper gioire delle piccole cose e cercare di far comprendere che “Natale” non significa solo ricevere dei giocattoli. Ci sono molte persone in difficoltà – aggiunge – e bisogna soffermarsi a riflettere su ciò che davvero è necessario. Un piccolo segno che aiuta a trasmettere importanti valori e ad accrescere competenze sociali».
«Per questo, dal 17 al 22 dicembre raccoglieremo tutti gli elaborati in una apposita “Santa Mail Box” che verranno poi esposti dal 24 dicembre al 6 gennaio. E tu? La scrivi la tua letterina a Babbo Natale? Penso che sia bello – ricorda la presidente della Pro Loco di Gissi – che tutti i piccoli (e meno piccoli) scrivano la lettera a Babbo Natale. Non è solo un elenco di richieste, ma un momento per lasciare libera la fantasia e la capacità di immaginare qualcosa di straordinario oltre la realtà. C’è sempre spazio per farli aprire alla solidarietà e per chiedere che fra i doni ci siano serenità e salute, regali e carezze anche per i bambini meno fortunati».
«La lettera a Babbo Natale di un bambino custodisce un fermo immagine; è la pagina stropicciata di un diario, regala un ritratto dei nostri piccoli che nel frattempo abbiamo immortalato in centinaia di foto sul cellulare. Racconta un pezzetto del nostro “io” bambino, parla di occhi accesi, di piccole speranze, di bocche spalancate per lo stupore», conclude Nanni.
