VASTO – Si fa un gran parlare di surriscaldamento globale e cambiamento climatico, lanciata la sfida dall’Unione Europea leggiamo ovunque trattati relativi all’argomento, tanto discusso in molti abiti.
A cominciare dalle realtà più piccole per arrivare alle grandi, una questione quella della sostenibilità, che investe l’intero globo.
Per ridurre le emissioni di CO2 presenti nell’aria che respiriamo, scende anche il comparto dell’elettrico, appurato che non basta scrivere cosa fare, ma chi deve cominciare a fare, per dare origine al vero cambiamento.
Attuando un piano di mobilità sostenibile in ogni segmento di trasporto, si può contribuire a contrastare l’inquinamento riducendo l’impatto ambientale per ottenere un’aria più pulita.
La E-Mobility è alle porte, veicoli alimentati a batteria e ricaricabili tramite una spina, utilizzano l’elettricità come principale fonte di energia, che diventa green a patto che venga prodotta da fonti rinnovabili.
Un cambiamento sociale che può e deve diventare stile di vita riconsegnando a ognuno l’adeguata dignità, economica e comunitaria. L’antagonismo nella filiera produttiva porta ad alzare gli standard migliorando il mercato. Incrementando il know how il livello diventa alto, le industrie di casa nostra dotate di figure professionalmente competenti, contrastano l’avvento di prodotti esteri.
Qual è la situazione in Abruzzo, cosa si sta facendo, quali sono i progetti in corso e come sarà il futuro ormai prossimo per il comparto Automotive Elettrico, lo abbiamo chiesto al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

L’Abruzzo va verso l’elettrico come dettato dall’Unione Europea, cosa si sta facendo per intraprendere una strada che va costruita, pezzo per pezzo, insieme alle industrie, associazioni di categoria, autotrasporti, amministrazioni e singoli cittadini?
Si sta facendo molto e sempre cercando di coinvolgere tutti gli attori economici e sociali. Gli obiettivi che come Regione Abruzzo ci poniamo sono ambiziosi e mirano a realizzare la transizione green abruzzese favorendo la diffusione di fonti di energia rinnovabile, l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile.
Basti pensare alle recenti e prossima programmazione FESR nell’ambito delle quali sono stati destinati diversi milioni di euro all’efficientamento energetico di strutture pubbliche e private e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Sempre in ambito regionale grande è l’attenzione rivolta dalla programmazione FESR alla sostenibilità: nella precedente programmazione, con un investimento di 8,4 milioni si è raggiunta una riduzione del 30% dell’energia utilizzata. È ora possibile, grazie al perfezionamento delle tecnologie, arrivare ad un risparmio energetico di almeno il 35% su ogni singolo intervento finanziato, per raggiungere al termine del periodo di programmazione un livello di risparmio energetico di almeno il 18% sul consumo globale pubblico.
L’obiettivo indicato nel PNRR consiste nell’installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di Comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente.
La transizione dev’essere anche sociale, è essenziale che il messaggio passi e che l’informazione non manchi, sono previste campagne istruttive e di comunicazione che servano a sensibilizzare nei prossimi anni, rispetto all’argomento mobilità sostenibile?
Vogliamo caratterizzare l’Abruzzo come regione modello nel campo della transizione e della sostenibilità ambientale, energetica e sociale nel rispetto del principio della neutralità tecnologica nella transizione ecologica. La possibilità di aprire anche ai biocarburanti, e non soltanto alle batterie elettriche, consentirà di tutelare anche il campo dell’automotive. Questa opportunità rende più sostenibile la transizione energetica, più libera la ricerca scientifica mirata a individuare le soluzioni migliori e allo stesso tempo tuteliamo il lavoro e l’industria presente sul nostro territorio. L’Abruzzo è una rara sintesi di regione industrializzata e verde; attraverso questo modello intendiamo continuare a percorrere la nostra strada e fornire esempi di buone pratiche. Bisogna raggiungere gli obiettivi che abbiamo programmato: dalla produzione di idrogeno alla implementazione della rete elettrica climaticamente sostenibile fino alla mobilità sostenibile.
Ovviamente, la Regione, per quanto nelle proprie possibilità visto che la materia dell’Energia è concorrente con la competenza statale, ha adottato anche norme coerenti con i suddetti obiettivi: la legge regionale sulle comunità energetiche, tra le prime in Italia, e norme anticipatorie di quelle che poi sarebbero diventate nazionali con le facilitazioni previste per le aree idonee.
Quali saranno i passi futuri e quale l’impronta che la Regione intende dare a questa importante transizione?
Grande attenzione l’abbiamo concentrata sull’idrogeno. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia più di 3 miliardi per gli interventi diretti a promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno. Si va dalla creazione di hydrogen valleys in aree dismesse al sostegno alle attività di ricerca e sviluppo per migliorare la conoscenza delle tecnologie legate al vettore energetico; la Regione Abruzzo si è vista assegnare ben 25 milioni di euro per il finanziamento delle hydrogen valley, il relativo bando è stato pubblicato e siamo in attesa della assegnazione delle risorse ai beneficiari e 94 milioni per il finanziamento delle comunità energetiche.
Lo stabilimento Stellantis di Termoli, diventerà il terzo polo europeo della multinazionale dell’auto, evolverà in gigafactory per la produzione di batterie per veicoli elettrici. Quali sono i rapporti intrapresi, se ce ne sono, dalla Regione Abruzzo con questa realtà così vicina alla nostra?
L’Abruzzo e il Molise sono parte attiva presso il Tavolo Stellantis promosso dal Ministro Urso presso il MIMIT e hanno aderito entrambe alla Automotive Regions Alliance, iniziativa promossa dal Comitato delle Regioni della UE e rivolta alle Regioni europee con un forte settore automobilistico. La nostra mission è conciliare con la necessaria gradualità gli importanti obiettivi della transizione verde con la tutela del lavoro e dello sviluppo di una filiera economica così rilevante.
L’Automotive Regions Alliance ha assunto un valore enorme nel tempo divenendo il luogo del confronto tra Regioni e Commissione Europea sui temi dell’automotive e della transizione tecnologica. Ad esempio, il tema dei carburanti sintetici e dei biocombustibili è stato affrontato per la prima volta nel corso del meeting annuale del 2022 tenutosi a Lipsia e oggi è diventato un tema fondamentale sul come avvicinarci al 2035. A novembre, si terrà a Pamplona il meeting 2023 e lì ragioneremo sulla erosione delle fette di mercato dei produttori europei da parte dei nuovi emergenti marchi di auto elettriche cinesi. Altro tema scottante sarà la ancora scarsa diffusione dei veicoli elettrici sul parco auto circolante e le conseguenze occupazionali che ne stanno derivando.
La gigafactory molisana, quando sarà in esercizio, produrrà batterie per lo più dedicate alle auto private. L’Abruzzo è leader nella produzione dei veicoli commerciali leggeri. È chiaro che il rapporto con il Molise, iniziato proficuamente con il presidente Toma, continuerà nei prossimi anni con il nuovo presidente e la sua giunta.
Sembra che il futuro ci proietti verso spostamenti pensati nell’ottica della riduzione di emissioni, inducendoci anche alla condivisione dei mezzi, al ritorno all’utilizzo del trasporto pubblico.
L’istinto, e non solo, suggerisce di lasciare a casa le automobili, di camminare di più, di pedalare, di fare un pieno di sviluppo eco-sostenibile con l’ausilio di una spina e una presa elettrica.
Saremo pronti a tutto questo? Noi pensiamo di esserlo sempre stati, eravamo solo un po’ abituati, assuefatti a un certo tipo di atteggiamento. Come per ogni grande cambiamento, ci vuole coraggio, facciamo rifornimento anche di questo sentimento buono che servirà in ogni ambito, ogni azione, ogni pensiero della nostra nuova vita verde. A chi ci governa, buon lavoro e ad majora semper.
Maria Zaccagnini (Vasto Domani)