VASTO – Ieri mattina, la città di Vasto si è svegliata con una triste notizia: la scomparsa, all’età di 77 anni, di Gianna Spadaccini, presenza luminosa nella comunità.
I funerali si terranno oggi alle 15 presso la Parrocchia di San Giovanni Bosco. In questi ore di dolore, Giuseppe Tagliente, caro amico di Gianna, ha voluto dedicato un pensiero.
«È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese».
La battuta, attribuita a Charles Bukovski, m’è tornata in mente alla notizia della scomparsa, inaspettata, improvvisa, lacerante per chi le ha voluto bene, della cara Gianna spingendomi ad immaginare che abbia scelto di andarsene proprio in questi giorni di vigilia per farci comprendere che il Natale dovrebbe avere… più luci spente e più persone accese.
Lei che intermittente non era, ma persona vera, schietta, ha forse voluto con il suo addio al mondo indurci a riflettere – almeno così voglio pensare – sul significato di una Festa che deve illuminare più di quanto possano luminarie, lustrini e consumi e, sul piano più generale, su una società che ha necessità di ritrovare il senso profondo della vita oltre le futili, illusorie apparenze di questa nostra contemporaneità .
Avrà forse pensato col sarcasmo tipico della nostra gente ereditato da suo padre Gennarino: Vuje fa’ la scuštumuàte e mmurë a Nnatale pe’ fajj’a ccapë ca la vëte cchiù che longhe á da resse larghe .
Ma non avevi bisogno di arrivare a tanto, amica mia, perché la convinzione che la vita debba essere larga e carica d’affetti piuttosto che inutilmente lunga d’anni l’hai trasmessa a chi ti è stato vicino con un’esistenza dedicata con indomita coerenza alla testimonianza di fede in Cristo, secondo gli insegnamenti del tuo caro don Michele Ronzitti, alla famiglia, al lavoro, alla cultura, al sollievo caritatevole nei confronti dei più deboli».