VASTO – Il Comitato Litorale Vivo e l’associazione Gre Abruzzo fanno sapere in una nota che «l’area di Vignola interessata dal progetto contro l’erosione, approvato dall’amministrazione comunale di Vasto, appartiene per almeno la metà della sua estensione all’area SIC (Sito di importanza comunitaria) e ZSC ( Zona speciale di conservazione) di Punta Aderci-Punta della Penna, inserita nella rete europea Natura 2000, sottolineandone l’alto valore ambientale. Sono presenti 7 habitat e 3 specie sotto tutela».
«In merito a questo sito, – specifica la nota – la delibera regionale numero 494, emanata il 15 settembre 2017, ha approvato misure di conservazione dove si evidenzia la necessità di realizzare obiettivi e misure mirate agli habitat, con particolare attenzione alla “Ricostruzione della duna costiera”. Purtroppo la realtà è ben diversa – continua la nota – in quanto l’area di Vignola non è stata mai oggetto degli invocati lavori alle dune».

«Si sottolinea quindi – aggiungono Comitato Litorale Vivo e Gre Abruzzo – il rischio concreto di compromettere habitat naturali e specie rare e la stessa tipicità del sito con un progetto che appare estremamente impattante e anche sovradimensionato rispetto alle criticità cui dovrebbe far fronte. Esistendo delle alternative progettuali di più basso impatto ambientale rispetto alle barriere frangiflutti previste, che possono di gran lunga meglio integrarsi con l’ambiente circostante, sarebbe il caso che andrebbero considerate dall’amministrazione comunale come opzione principale almeno nel tratto di costa compreso nel sito SIC/ZSC».
«Si invita caldamente l’amministrazione comunale – conclude la nota – a considerare attentamente di adottare le soluzioni progettuali che rispettino le linee guida nazionali e preservino l’ecosistema unico di Vignola, patrimonio e bene comune della cittadinanza tutta».