PESCARA – Nella notte dell’8 dicembre, il personale della Squadra Volante è stato chiamato a intervenire tempestivamente a Pescara in risposta a una segnalazione pervenuta attraverso la linea 113 da parte di un genitore preoccupato per il proprio figlio diciassettenne. Utilizzando la messaggistica istantanea, il giovane ha comunicato al genitore di essere stato imprigionato nel bagagliaio della propria microcar da due individui sconosciuti, ancora presenti a bordo.
La posizione approssimativa del ragazzo è stata trasmessa via messaggio al genitore. Nonostante la non costante aggiornamento, questa informazione è stata rapidamente trasmessa alla Questura, permettendo agli agenti di delineare un possibile percorso del veicolo. La vettura è stata rintracciata rapidamente nelle vicinanze della stazione ferroviaria. A bordo della microcar, oltre al diciassettenne, si trovavano il suo amico di 16 anni e un diciottenne. Durante l’intervento degli agenti, quest’ultimo ha tentato di sbarazzarsi di un coltello a serramanico. Ricostruendo gli eventi, è emerso che i due amici, dopo una serata trascorsa in un locale, stavano facendo ritorno a casa con la microcar guidata dal sedicenne, quando sono stati fermati da un gruppo di giovani in centro città. Due di loro hanno minacciato i minori, segregando il diciassettenne nel bagagliaio e bloccando l’altro sul sedile del passeggero. I due aggressori hanno preso il controllo del veicolo mentre il giovane terrorizzato comunicava la sua posizione al padre tramite messaggi.
Le Volanti hanno localizzato il veicolo, anche se solo uno dei due aggressori era presente a bordo. Quest’ultimo, dopo aver fermato il veicolo con l’assistenza di un complice, ha minacciato i minori con un coltello a serramanico, successivamente rinvenuto e posto sotto sequestro. L’indagato diciottenne è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona in concorso e minaccia aggravata.