CHIETI – «Dire “cure palliative“ in Abruzzo equivale a fare il nome di Pier Paolo Carinci. Perché è stato un pioniere, e non solo in questa regione, dove nel 2011 ha aperto il primo hospice, nella bella villa di via Panoramica a Lanciano, ma prima ancora, nel 2008, anticipando la legge 38/2010, era stato posto a capo di una Unità operativa dedicata, un inedito per l’Abruzzo». Scrive così in una nota l’Asl Lanciano Vasto Chieti che annuncia il pensionamento del dottore.
«Negli anni – prosegue la nota – sono stati segnati altri punti importanti, come l’apertura di un secondo hospice a Torrevecchia Teatina, l’esportazione del “modello Chieti”, l’istituzione delle équipes territoriali che ogni anno assistono più di mille pazienti, non solo neoplastici ma anche con patologie croniche e in età pediatrica. Grande la sua soddisfazione nel formare, come lui stesso ha sempre detto, “una splendida équipe di medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, oss, specificamente formati, dedicati e motivati per fare un lavoro difficile ma di grande gratificazione per la costante relazione con l’uomo”. È un patrimonio di grande valore quello che Carinci lascia a chi gli succederà, – sottolinea l’Asl 2 – ora che lui da pensionato si dedicherà ad altre attività, continuando, però, sempre a stare accanto alla “sua” creatura e ai malati con l’associazione Alba Chiara Onlus».
«Le cure palliative abruzzesi nascono formalmente negli anni Novanta a Lanciano – ha spiegato il dottor Pier Paolo Carinci – per iniziativa del dottor Falconio che aveva la necessità di assistere a domicilio pazienti che venivano dimessi dalla Rianimazione di Lanciano con bisogni di alta complessità assistenziale. Io sono stato tra i collaboratori di Falconio che lo hanno seguito in questa avventura, prima su base volontaristica, poi con specifici progetti aziendali fino a quando nel 2008 il dg Michele Caporossi ha deciso di creare una Unità operativa aziendale nella Asl Lanciano Vasto Chieti, denominandola “Cure Palliative e Hospice”, affidandomene la responsabilità».
«Ciò avveniva – ha evidenziato Carinci – due anni prima della approvazione della legge 38/2010 e questo la dice lunga sulla intelligenza e lungimiranza di quella direzione aziendale. Nel 2011 è stato inaugurato il primo Hospice d’Abruzzo a Lanciano, ormai ASL Lanciano Vasto Chieti. Creato il tavolo di coordinamento regionale delle Cure Palliative e terapia del dolore in cui ho rappresentato la nostra ASL, nel 2012 ha poi visto la luce la legge regionale 51, il cui allegato tecnico ha recepito a pieno il modello territoriale e residenziale già in essere nella nostra Asl. Nel 2013 inaugurato il secondo hospice. Sette medici e operatori del comparto in numero tale da assicurare la assistenza nei due hospice e su tutto il territorio della ASL con quattro équipe territoriali».
«Vengono assistiti tra domicilio e Hospice più di mille pazienti ogni anno, – ha precisato -. Sono stato un privilegiato, perché ho avuto la possibilità di vedere nascere un settore completamente nuovo e organizzarlo secondo quanto dettavano le linee guida internazionali e la successiva normativa che si andava consolidando. Di questo ringrazio il dottor Falconio, mio maestro, che ha avuto la “vision”, ringrazio l’allora presidente regionale, Gianni Chiodi, che ha voluto con Maria Crocco e Donato Scolozzi la legge regionale sulle cure palliative, ringrazio i direttori generali della Asl che si sono susseguiti nel tempo: Michele Caporossi, Francesco Zavattaro, Tonino Flacco che hanno mostrato tutti una grande sensibilità e attenzione per i nostri inguaribili ma tuttavia curabili pazienti; soprattutto mi hanno permesso di formare una splendida équipe dedicata e motivata per fare un lavoro difficile ma di grande gratificazione. Ad essa lascio il testimone».
Profonda gratitudine per l’impegno e la competenza profusi in questi anni sono stati espressi dalla direzione Asl, unitamente agli auguri di buona salute e serenità per gli anni a venire.
Auguri di una buona e serena pensione al dottor Carinci anche dalla redazione di Zonalocale.