SAN SALVO – La coinvolgente gioia che solo i più piccoli sanno dare ha caratterizzato ieri la manifestazione organizzata dal Comune di San Salvo per accogliere i bambini e le bambine entrati, negli ultimi diciannove mesi, a far parte della grande comunità sansalvese.
Nella palestra di via Verdi diverse decine di genitori hanno accolto l’invito dell’amministrazione comunale di omaggiare le famiglie che nel periodo compreso dal primo aprile 2022 al 31 ottobre 2023 sono state allietate da una nascita.
La sindaca, Emanuela De Nicolis, ha rivolto il benvenuto alle famiglie. «Avevo piacere di vedere negli occhi i vostri bambini – ha detto – e di conoscervi in un momento così difficile per essere genitori, ma che testimonia l’amore incondizionato verso i vostri figli e una visione ottimistica per il futuro».
La sindaca ha poi ringraziato i presenti per la fiducia verso i servizi che vengono garantiti partendo dai primi mesi di vita accompagnandoli durante tutta la crescita. «Ci tenevo a incontrarvi – ha aggiunto – per ribadire che l’amministrazione comunale è al vostro fianco per un impegno complesso come quello di essere genitori, il mestiere più complicato del mondo».
Nel prendere la parola la presidente del Consiglio comunale, Tiziana Magnacca, ha salutato «tutti i cari colleghi genitori» per la tradizione, ora proseguita dalla sindaca De Nicolis, di omaggiare le famiglie con un libro quale benvenuto per i nuovi nati.
«Un’occasione per celebrare – ha detto Magnacca – la continuità della nostra comunità, i bimbi che sono il nostro presente e il nostro futuro. Il libro che consegniamo, “Pinocchio” di Carlo Collodi, non è solo un racconto, è un romanzo di formazione, che esalta l’amore tra genitori e figli. Pensate alla tenerezza di Geppetto che trasforma un pezzo di legno in un essere vivente, è la dimostrazione della forza dell’amore. Una favola italiana in cui sono contenuti i valori della lealtà, dell’amicizia e del rispetto delle regole e della trasparenza, di come si può ripartire dai propri errori per diventare cittadini più responsabili», ha concluso.