CASOLI – Significative testimonianze, momenti di confronto, riflessioni sul tema della legalità e lotta alla mafia. A Casoli si è svolta la seconda edizione del premio nazionale “Lea Garofalo” organizzato dall’associazione Dioghenes Aps e inserito nella settima edizione del Festival della Legalità dell’Istituto Algeri Marino. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Casoli. Sono stati quattro giorni intensi, dal 21 al 24 novembre, che si sono conclusi con la premiazione nell’Aula magna della scuola, degli studenti che hanno partecipato al concorso e dei “Testimoni del nostro tempo”, persone che si sono distinte nel campo della legalità e nella lotta alle mafie.
«Lea Garofalo è stata ammazzata dalla ‘ndrangheta 14 anni fa, il premio è dedicato alla sua memoria. È suddiviso in due parti: una dedicata al concorso delle scuole e l’altra riservata ai Testimoni del nostro tempo. È doveroso ricordare le persone morte ma anche le persone vive che ci mettono la faccia ogni giorno», ha detto il presidente dell’associazione Dioghenes, Paolo dei Chiara, che ha avuto in questi giorni incontri con gli studenti del territorio insieme a Pino Cassata, responsabile Scuole e Università dell’associazione.
«Con il Festival della Legalità vogliamo far riflettere gli studenti su contenuti specifici rappresentati da testimoni che intervengono alle nostre iniziative. Aver ospitato il premio nazionale “Lea Garofalo” – ha detto la dirigente scolastica, Costanza Cavaliere – ha rappresentato un’occasione unica per i ragazzi di conoscere la storia di una donna morta per aver denunciato, e di avere una visione della vita reale attraverso coloro che oggi, lottano, in tanti campi, per la legalità».


«Parlare di legalità è un dovere, – ha aggiunto Gianfranco Marsibilio, insegnante e referente del Festival della legalità -. Ci auguriamo di aver lasciato negli alunni un seme da coltivare. Il senso, il gusto, l’amore perché no, l’etica della legalità, della responsabilità. Con il Festival ogni anno ci proponiamo di fare qualcosa di utile per l’esercizio della cittadinanza attiva di cui abbiamo veramente bisogno».
Grande emozione quando Marisa Garofalo, sorella di Lea, presidente di giuria del Premio, ha preso la parola. «Lea – ha raccontato con il nodo alla gola – era una testimone di giustizia che ha denunciato la ‘ndrangheta. Quello che è successo a Lea non doveva succedere, è stata abbandonata», ha aggiunto con il mònito che ha lasciato Lea, un messaggio d’amore e il coraggio della denuncia».
Poi sul palco storie di vita, sopravvissuti a stragi e testimonianze di chi lotta per affermare la legalità. Piera Aiello, Luigi De Magistris, Tonino Braccia, Lina Calandra, Roberto Di Bella, Giuseppe Lombardo, Brizio Montinaro, Raimondo Semprevivo, Fortunato Zinni. Hanno avuto una menzione speciale: Sonia Alfano, Michelangelo Di Stefano e Pino Finocchiaro.
La manifestazione finale ha visto il coinvolgimento degli studenti dell’Algeri Marino, sia con la band che ha aperto l’evento, sia con il premio che è stato conferito ai “Testimoni del nostro tempo”. Una farfalla con un’ala danneggiata ma che vola ancora, realizzata con la stampante in 3D nel laboratorio FabLab diretto dall’insegnante, Rocco Iezzi.
Al concorso delle scuole hanno partecipato 170 studenti di 10 province. Questi i primi classificati:
Scuola primaria: 3° Circolo Didattico Gabriele D’Annunzio – Trani (BT)
Primaria “Papa Giovanni”– Classe 2B- Scuola secondaria di primo grado: I.C.S. Monte Amiata – Rozzano (MI) – Secondaria di 1° grado “Eugenio Curiel” – 3 D – Scuola secondaria di secondo grado: I.I.S. “Giovanni Falcone” – Palazzolo Sull’Oglio (BS) – Secondaria di 2° grado Classe 3 D e 5G. Coinvolti anche l’Università di Milano e un centro di aggregazione di Rozzano.
Durante le quattro giornate numerosi sono stati gli eventi. Un convegno storico “Resistenze: dalla lotta di liberazione al nazi-fascismo alla lotta alle mafie” con la presenza dell’ANPI e dell’associazione “Brigata Maiella”. La presentazione del documentario di Walter Nanni “Il Confine”, la presentazione dei libri “Una fimmina calabrese” e “Una vita contro la camorra” di Paolo de Chiara, l’incontro con Luigi De Magistris “Quale futuro per il sistema paese” e la presentazione del suo libro “Fuori dal Sistema”.

