PESCARA – Il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Antonio Blasioli, ha espresso forte dissenso sulla gestione del dimensionamento scolastico in Abruzzo, accusando la Regione di scaricare sulle Province la responsabilità dei tagli imposti dal Governo Meloni.
In una nota diffusa oggi, Blasioli ha sottolineato che la Regione Abruzzo non solo non ha contrastato il provvedimento del Governo Meloni, ma ha anche evitato un confronto serrato, a differenza di altre regioni come Molise e Calabria che sono riuscite a limitare i danni attraverso il dialogo con il Governo.
Il decreto ministeriale del 30 giugno 2023 ha previsto il taglio di undici dirigenze scolastiche in Abruzzo, distribuite tra le Province di Chieti, L’Aquila, Teramo, e Pescara. Blasioli ha criticato la Giunta Regionale per aver chiesto alle Province di produrre piani di dimensionamento attenendosi a parametri che il decreto stesso non consigliava di applicare in modo pedissequo.
Il Consigliere Regionale ha evidenziato un continuo cambio di direzione da parte della Regione, che ha suscitato polemiche e confusione. Ha dichiarato che la Giunta Marsilio, anziché contestare i tagli e aprire un tavolo di confronto, ha preferito lavarsene le mani, scaricando sulle Province il peso e la responsabilità degli accorpamenti.
Blasioli ha definito questa scelta uno “scarico di responsabilità inaccettabile e tipico del centrodestra”. Nel comunicato, ha espresso la speranza che le aree montane e interne non siano le principali vittime di questa situazione, con particolare attenzione alla Provincia di Pescara e la preoccupazione che l’operazione non danneggi ulteriormente comuni come Penne e l’area Vestina.
Il Consigliere Regionale conclude il comunicato auspicando un cambio di rotta e una maggiore attenzione alle esigenze delle comunità locali in vista del termine, ora differito, per la consegna delle proposte di razionalizzazione, fissato per l’18 dicembre 2023.