VASTO – «Il porto di Vasto è un’infrastruttura strategica non solo dal punto di vista economico e del sistema dei servizi che da esso discendono: dal suo sviluppo dipende la competitività del nostro territorio nel futuro e, per questo, le amministrazioni comunali di centrosinistra, l’attuale come quelle guidate dal mio predecessore Luciano Lapenna, ne hanno fatto una vera priorità dedicandone un rilevante lavoro programmatorio portato avanti con costanza nel corso degli anni». Lo scrivono in una nota il sindaco di Vasto, Francesco Menna, e l’assessora comunale, Anna Bosco, indirizzata a Pietro Marino, CEO dell’Agenzia marittima di Vasto e agli operatori industriali di Punta Penna.
«Giova ricordare – si legge – che il porto di Vasto è uno dei pochi della costa adriatica ad avere un Piano regolatore portuale: elaborato nel 2007 e approvato nel 2014, ha previsto il raddoppio dell’infrastruttura preesistente con investimenti programmati superiori ai 140 milioni di euro. In questo percorso di investimento sono da iscriversi la perimetrazione della Zona economica speciale (Zes) e l’approvazione – avvenuta lo scorso anno su proposta dell’allora ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini – dell’inclusione del porto di Vasto tra quelli dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, nell’ambito del più ampio piano di efficientamento del sistema nazionale della portualità».
«Sull’ampia area che sovrasta il porto di Vasto sono presenti aree interportuali, il nucleo industriale, la rete di strade provinciali, statali e autostradali, la rete ferroviaria e anche una preziosa area protetta, quella della Riserva naturale regionale di Punta Aderci. Appare evidente – continua la nota – quanto siano strategiche le opere che grazie ai fondi del PNRR sono state messe recentemente in campo: consolidamento versante Punta Penna, di competenza del Comune di Vasto, costo 1.500.000; potenziamento e riqualificazione, infrastrutturale diga foranea e moli, di competenza della Regione Abruzzo, costo 12 milioni di euro; interventi di potenziamento infrastrutturale ed escavazione del porto, di competenza della Regione Abruzzo con stazione appaltante ARAP, costo 1.870.000; realizzazione della rotatoria (in fase ultimativa) fra la Statale e la Provinciale all’imbocco dell’area industriale di Vasto, primo cantiere delle sei opere infrastrutturali in capo alle Zes Abruzzo, costo 1 milione e 200 mila euro; realizzazione della banchina ove sarà poggiata la tratta ferroviaria a servizio del trasporto merci su rotaia, sempre di competenza di Zes Abruzzo (7 milioni e 650 mila euro). Un piano integrato di interventi, quindi, in area porto e interposto che pesa complessivamente circa 50 milioni con RFI. Quelle finanziate con il PNRR dovranno essere completate entro il 2026».
«È necessario – sottolineano il sindaco Menna e l’assessora Bosco – che la realizzazione delle opere infrastrutturali fondamentali per superare le criticità esistenti, a partire dall’ultimo miglio ferroviario, trovino speditezza procedurale e realizzativa altrimenti vani saranno gli aumenti delle prestazioni registrate di recente che, chiaramente, si svolgono in un contesto di evidenti difficoltà logistiche. Di qui la necessità di ottemperare con risolutezza e costanza agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dello scalo, come richiesto dagli operatori del settore e dalle imprese e realizzare tutte le opere di cui al P.R.P. È quanto mai urgente promuovere un positivo coordinamento di carattere permanente con l’Autorità di sistema portuale, con la Regione Abruzzo, con la struttura commissariale ZES, con ARAP e con RFI al fine di ottimizzare le tempistiche di realizzazione dei diversi progetti in corso d’opera o programmati affinché esse siano aderenti a quanto previsto in particolare dal PNRR».