ROMA – Oggi, il 25 novembre, più di 300 abruzzesi e molisani hanno partecipato alla Manifestazione Nazionale della CISL a Roma. Organizzata nella Piazza Santi Apostoli, la manifestazione ha visto la partecipazione di vari individui provenienti da diverse fasce della società: uomini, donne, pensionati, giovani e immigrati, tutti giunti da diverse località utilizzando pullman e mezzi privati. Il convegno ha espresso la necessità di apportare miglioramenti alla Legge di Bilancio.
Durante l’evento, diverse testimonianze hanno preso la parola riguardo al mondo del lavoro, mettendo in luce questioni quali la precarietà giovanile e le difficoltà dei pensionati. Luigi Sbarra, intervenendo nella manifestazione dal palco della Piazza Santi Apostoli, ha iniziato il suo intervento sottolineando la presenza in coincidenza con la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, esprimendo la necessità di contrastare aggressioni, violenze e prevaricazioni attraverso una grande alleanza sociale e culturale.
La manifestazione, organizzata dalla CISL per richiedere miglioramenti alla legge di bilancio, ha coinvolto delegazioni da diverse regioni italiane, sottolineando anche il rifiuto alla violenza contro le donne. Sbarra ha evidenziato le sfide affrontate da milioni di lavoratori, pensionati e diverse categorie sociali, esponendo la necessità di negoziare un nuovo patto sociale per la crescita sostenibile del Paese.
«Rispettiamo le scelte di mobilitazione di Cgil e Uil – ha precisato il leader della Cisl – ma le consideriamo sproporzionate: in un momento già pesante, lo sciopero danneggia le tasche dei lavoratori, rischia di incendiare i rapporti industriali, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Questo nulla toglie al fatto che di fronte alle sfide decisive che ci attendono sia necessario coltivare, con l’impegno di tutti, il terreno degli obiettivi e dei rapporti comuni, ma non accettiamo lezioni da nessuno, nessuna egemonia.
Le misure in manovra a sostegno di fasce deboli, famiglia, natalità senza di noi non ci sarebbero state. Riconoscerlo dà la possibilità di modificare quello che non va.
E di cose che non vanno – ha proseguito Sbarra – ce ne sono eccome nella legge di bilancio. Al Governo lo diciamo oggi e torneremo a dirlo con forza martedì, senza giri di parole, a cominciare dalle pensioni: non va bene intervenire in modo così grave e sbagliato, irrigidendo le regole. Su questo bisogna subito tornare indietro.
Ci dica la premier Meloni come intende rilanciare la sanità e abbattere le liste d’attesa se alimenta la più grande fuga di operatori sanitari degli ultimi anni!
Ci dica il ministro Giorgetti come pretende di realizzare il Pnrr se gli enti locali si svuotano!
Ci dicano, come immaginano di rafforzare il welfare e la scuola con plessi e istituti d’infanzia desertificati!
Come pensano di sostenere lavoratori impegnati in occupazioni gravose con le nuove regole punitive su Ape sociale e Opzione donna?
Bisogna prendere un’altra strada, dare una pensione di garanzia a giovani e donne. Si intervenga in Parlamento”.
“Per questo si alzano le nostre voci, le nostre proposte, il nostro coraggio – ha concluso Sbarra – Sappiamo che l’orizzonte verso cui procedere è vasto e che c’è bisogno di tutte le energie di cui il Paese dispone. Nessuno si fermi al proprio interesse particolare.
Noi ci siamo. La Cisl c’è. La sua forza, il suo orgoglio, il suo patrimonio sono qui, oggi. Li mettiamo a disposizione del mondo del lavoro e dell’Italia per farla tornare a crescere insieme, in modo partecipato, giusto e sostenibile».