VASTO – Nelle strade del centro storico di Vasto, un’imponente processione silenziosa ha attraversato la città, unendo abiti scuri e ombrelli rossi in un’eloquente dichiarazione contro la violenza sulle donne. La scena, intensa e commovente, ha sottolineato il rifiuto unanime di tollerare qualsiasi forma di sopruso nei confronti delle donne. Gli ombrelli rossi, emblema di protezione e sollecitudine, hanno assunto un significato ancora più profondo in questo contesto: rappresentavano l’amore e il sangue, richiamando alla mente la giornata di oggi, 25 novembre, dedicata a questa causa cruciale.
L’evento, denominato #MAIPIUSOLA, è stato organizzato dal consorzio Matrix e dal comune di Vasto, in stretta collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili, la Consulta Giovanili, il centro DonnAttiva e l’associazione Dafne. Figure come l’assessore Paola Cianci, la presidente della Consulta Marta Del Negro, insieme a Valentina Barisano e Giovanna Pistacchio del collettivo Patate Bollenti, hanno reso tangibile l’unità e la determinazione della comunità nel fronteggiare questa piaga sociale.
Così l’assessore Paola Cianci: «Per il terzo anno consecutivo in tantə abbiamo percorso in silenzio le strade del centro storico vestitə di nero, con ombrelli del colore del sangue e dell’amore, per ricordare le vittime di violenza di genere e lanciare un messaggio di forza diretto a tutte le donne che non riescono ad un uscire dalla condizione di sottomissione a causa di una mentalità patricarle ancora troppo presente nella società attuale».
Il percorso, avviato da Piazza Marconi, ha raggiunto il suo culmine in Piazza Barbacani. Qui, sotto la guida di Valentina Di Petta, gomitoli rossi sono stati lanciati da una parte all’altra del vasto cerchio formato dai partecipanti, dando vita a una rete visibile, simbolo di un abbraccio simbolico ma di profondo significato. Questa rappresentazione visiva ha sottolineato l’importanza di unire le forze per proteggere e sostenere le donne, creando una rete di solidarietà e sostegno reciproco.
«Abbiamo concluso il corteo in Piazza Barbacani creando una rete con i gomitoli di lana per comunicare con una sola voce il nostro NO ad ogni forma di prevaricazione e trasmettere coraggio per respingere e denunciare quell’amore malato che i cosiddetti bravi ragazzi dicono di provare per loro – continua l’assessore -. Grazie a Valentina Di Petta del Consorzio Matrix che ha ideato e promosso l’iniziativa coinvolgendo le ragazze ed i ragazzi accolti nei progetti del Sistema di Accoglienza Integrata di Vasto, la Consulta Giovanile Vasto, il Centro DonnAttiva Vasto, l’associazione Dafne ETS ed il collettivo Patate bollenti. Grazie alle cittadine e ai cittadini che hanno partecipato».
L’evento non ha soltanto dimostrato la solidarietà della comunità vastese nei confronti delle donne, ma ha anche sottolineato l’importanza di un impegno costante e continuo per porre fine a qualsiasi forma di violenza di genere. Ha trasmesso un messaggio forte e unificante: che l’unione e la consapevolezza sono fondamentali per costruire una società più equa e sicura per tutti.