PESCARA – L’ombra della criminalità si è stagliata nuovamente sulla città di Pescara. La polizia ha arrestato, infatti, un uomo di 65 anni con precedenti, sospettato di utilizzare abilmente documenti falsi per acquisire prodotti di valore.
La vettura ha attirato l’attenzione degli agenti, che hanno deciso di effettuare controlli più approfonditi. Il nervosismo dimostrato dall’uomo ha spinto le forze dell’ordine a procedere con una perquisizione dell’autovettura, durante la quale sono stati scoperti documenti falsi ben nascosti sotto le parti in plastica del veicolo.
Tra le prove raccolte, carte d’identità, tessere sanitarie e buste paga intestate ad altre persone. Queste ultime sembravano essere state compilare in modo minuzioso, simulando provenienza da aziende abruzzesi. L’obiettivo sembra essere quello di rendere i documenti più credibili, forse al fine di utilizzarli come garanzia per ottenere finanziamenti regionali.
Ma la scoperta non si è fermata qui. La perquisizione ha portato anche al rinvenimento di beni hi-tech, tra cui smartphone, smartwatch e auricolari wireless, del valore complessivo di 2mila euro. Ora gli investigatori stanno cercando di determinare se questi beni siano il risultato di truffe già consumate, ulteriormente complicando il quadro investigativo.