ROMA – «Alla presenza del presidente di Stellantis, John Elkann, e del Ceo, Carlos Tavares, è stato inaugurato a Mirafiori, Torino, il primo hub di economia circolare di Stellantis: col nuovo nome “SustainEra“, sarà occupata un’area di 73mila metri quadrati, a pieno regime entro il 2025 interesserà 550 lavoratori a ricondizionare auto e pezzi di ricambio, per essere riutilizzati e rivenduti sul mercato. Un progetto positivo che risponde attivamente alle pressioni che ci sono a livello europeo di normative e regolamentazioni sull’ecologia e noi condividiamo questo nuovo progetto di Stellantis». Lo dichiara in una nota Antonio Spera, segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, presente all’incontro.
«Per l’Italia intera, – scrive Spera – il lancio di nuove vetture è alquanto positivo in un momento dove il settore auto sta attraversando un periodo di forte transizione e in un periodo difficile di incertezze e di criticità, soprattutto a causa delle ricadute negative occupazionali del passaggio all’elettrico. Partendo dall’Alfa Romeo sulla piattaforma large a Cassino (Frosinone) e l’inaugurazione della “Unità di economia circolare” a Torino giunge una concreta realtà di grande importanza per tutto il settore automotive».
«Gli investimenti di Stellantis – prosegue il segretario nazionale Ugl metalmeccanici – approdano in settori innovativi quali appunto l’economia circolare a Mirafiori, le autovetture elettriche a Cassino e in tutte le fabbriche di montaggio e le batterie a Termoli. Nel prestigioso centro stile torinese, l’Ugl Metalmeccanici ha gradito lavoro e sviluppo dei marchi Alfa, Lancia e Jeep e di vedere in anteprima i modelli di Melfi dove abbiamo potuto apprezzare i nuovi modelli assegnati allo stabilimento lucano, nello specifico i marchi Ds, Lancia e Jeep nonché, i due modelli Alfa full electric, eredi di Giulia e di Stelvio che saranno prodotti nello stabilimento di Cassino sulla piattaforma large: passi importanti da far verifica dei progetti nell’anno a venire».
«L’UglM – continua la nota – specificatamente sostiene gli importanti investimenti in innovazione, tecnologia che dovrebbero garantire il successo di tutti i modelli, in termini di volumi e occupazione e la ripresa a pieno regime: sia sui veicoli commerciali dove spicca Pratola Serra che sarà l’unico a motorizzare i veicoli del gruppo, Verrone sul fronte delle trasmissioni, Modena con la partenza dell’Atelier, le relative personalizzazioni a partire da settembre 2024 e la versione Folgore nel 2025, Sevel si continuano le produzioni dei diversi marchi».
«Ora – conclude Spera – è importante l’appuntamento del 6 dicembre prossimo al Mimit con governo, gruppo Stellantis, sindacato, Anfia e istituzioni. Un’occasione per verificare in ogni dettaglio gli aspetti di sviluppo necessari per raggiungere una crescita dei volumi e una tenuta occupazionale, per tutti gli stabilimenti Stellantis e dell’indotto: per l’Ugl Metalmeccanici è fondamentale che si proceda incentivando concretamente il settore, importante per la tenuta occupazionale. Insieme dobbiamo confermare la rilevanza che l’automotive riveste, a essere modello nel settore, capaci di coniugare rispetto per l’ambiente e sviluppo economico: riaffermarsi, consolidare nel nuovo contesto globale la sua produzione industriale smentendo definitivamente tutti i timori di abbandono dell’Italia da parte di Stellantis, avanzati a più riprese e da più parti».