ABRUZZO – Save the Children ha presentato il suo rapporto “Tempi Digitali” in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, focalizzandosi sulla digitalizzazione tra bambini e adolescenti. L’organizzazione ha ribadito l’importanza di garantire la sicurezza dei giovani, sottolineando la necessità di un accesso equo alla rete, specialmente negli ambienti scolastici, e di investimenti nelle competenze digitali dei giovani.
Secondo il rapporto, in Abruzzo il 78% dei bambini e adolescenti usa internet quotidianamente, superando la media nazionale del 73%. L’accesso avviene principalmente attraverso smartphone, con il 70% degli abruzzesi rispetto al 65,9% della media nazionale. C’è stato un significativo aumento dell’uso quotidiano degli smartphone tra i bambini di 6-10 anni, passando dal 28% al 43% dopo la pandemia.
Nonostante l’ampio utilizzo della tecnologia, l’Italia mostra un ritardo nelle competenze digitali, posizionandosi quart’ultima in Europa per la quota di giovani con competenze scarse o nulle (42% contro il 31% della media europea). Si evidenzia un divario territoriale, con il Nord e il Centro più prossimi alla media europea rispetto al Sud, dove oltre la metà dei ragazzi mostra carenze nelle competenze.
Il rapporto indica che solo poco più di 1 giovane italiano su 4 ha elevate competenze digitali (27%), a differenza del 50% dei coetanei francesi e del 47% degli spagnoli. Save the Children ha sottolineato i ritardi dell’Italia nella transizione digitale, collocandosi al 18° posto tra gli stati membri dell’UE in termini di digitalizzazione dell’economia e della società.
Campanello d’allarme su uso dei social. Il 40,7% degli 11-13enni italiani utilizza i social media, sebbene la legge prescriva l’accesso solo dai 13 anni in su. Spesso, i preadolescenti indicano un’età superiore o usano profili di adulti, con una prevalenza femminile (47,1%) rispetto a quella maschile (34,5%). La problematica non si limita ai social, coinvolgendo anche l’uso di piattaforme non adatte alla loro età, esponendoli a diversi rischi.
Nel contesto online, si registra un aumento degli episodi di cyberbullismo tra gli 11 e i 13 anni, interessando il 15,6% degli adolescenti abruzzesi. Le ragazze risultano più frequentemente vittime di queste azioni, con casi di “bullying” che mirano a isolare e deridere le compagne, soprattutto durante la preadolescenza, in un periodo di crescita non uniforme per tutti.