CHIETI – «La FLC CGIL di Chieti ribadisce la posizione nazionale, regionale e provinciale di forte contrarietà rispetto a tutti i “tagli” derivanti da provvedimenti di dimensionamento scolastico. Gli organismi dirigenti hanno infatti impugnato il decreto interministeriale del 30 giugno 2023, numero 127, la cui attuazione peggiorerebbe inevitabilmente l’offerta formativa delle scuole del nostro territorio». Lo dichiara in una nota il sindacato.
«Per questo – si legge nella nota – la Federazione dei lavoratori della conoscenza ha espresso parere negativo alle proposte formalizzate nei 5 tavoli provinciali che hanno riguardato gli istituti di Chieti, Guardiagrele, Castel Frentano, Miglianico e Villa Santa Maria con Quadri. In maniera del tutto analoga la FLC, nel rilevare che non vi è stata una vera discussione dedicata a un’eventuale riorganizzazione dei plessi scolastici dei comuni di Scerni, Casalbordino, Pollutri e Villalfonsina – che ad oggi costituiscono l’Istituto omnicomprensivo “Ridolfi Zimarino” di Scerni, NON sarebbe favorevole ad alcuna azione di dimensionamento che dovesse riguardare le scuole di Scerni e Casalbordino».
«Pur nella consapevolezza – prosegue FLC Cgil di Chieti – che Ufficio scolastico regionale (USR) e Regione Abruzzo debbano dare seguito ad una sentenza del tribunale, prevedendo il ritorno dell’autonomia scolastica per l’IC Zimarino di Casalbordino così separato dall’Istituto agrario Ridolfi di Scerni, non si capisce quale sia poi la necessità di accorpare l’ITA di Scerni a un altro istituto tecnico del territorio. Noi, come FLC CGIL Chieti, condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dai cittadini delle comunità della Valle Sinello che in questi provvedimenti non vedono una corretta programmazione dell’offerta formativa territoriale, ma subiscono una riduzione degli investimenti nell’istruzione pubblica di qualità e, nel caso dell’Istituto agrario, anche la perdita di una specificità per l’intera provincia. L’Istituto tecnico agrario “Cosimo Ridolfi” deve mantenere la sua autonomia, – ribadisce – altrimenti si perde la specificità di un istituto che tra l’altro comporta la complessità di un’azienda agraria e di un convitto annessi».
«È davvero necessario – specifica la nota – risparmiare qualche stipendio da dirigente scolastico e DSGA e accettare che compiti di una certa complessità ricadano su un’unica nuova segreteria che dovrebbe occuparsi delle tante e diverse pratiche legate alle esigenze di plessi distanti 20 km, Azienda agraria e convitto? È davvero accettabile che questo taglio al servizio scolastico sia connesso alla realizzazione del PNRR? Se già la proposta di accorpare il Pomilio ad altro istituto di Chieti diventa in queste ore sempre più realizzabile, nonostante la nostra contrarietà, riducendo così il numero delle autonomie scolastiche della provincia per l’anno scolastico 2024/25, perché non permettere a Casalbordino e Scerni di avere due presidenze? Mentre aumenta la complessità dei compiti attribuiti alle scuole, si decide di accorpare gli istituti scolastici, aumentando il numero complessivo degli alunni per istituto senza diminuire il numero medio degli alunni per classe».
«Per tali ragioni, in conclusione, esprimiamo il nostro dissenso ad ogni provvedimento volto a diminuire il numero delle istituzioni scolastiche e insistiamo nel chiedere di fermare qualsiasi ipotesi di dimensionamento scolastico nella nostra provincia», sottolinea FLC Cgil Chieti.