SAN SALVO – Il documentario abruzzese “Sting like a bee” (trad. “pungere come un’ape”) di Leone Balduzzi è stato girato a San Salvo e recentemente presentato al 64° Festival dei Popoli, rassegna di cinema che si svolge a Firenze.
Il regista Balduzzi è al suo primo lungometraggio. Conosciuto e pluripremiato come fotografo, è originario della città abruzzese ma vive a Milano dove ha studiato comunicazione ed è Ceo della casa di produzione C41. “Sting like a bee” è stato definito “un progetto di visual research“ , una storia che ha l’obiettivo di dar voce alla comunità di adolescenti, quella che vive in piccole realtà e che spende il proprio tempo in passioni da coltivare. Quella dei ragazzi di San Salvo è proprio l’amore smodato per l’Ape Piaggio, motocarro a tre ruote con il quale passano le loro giornate modificandone la potenza e facendolo diventare uno status symbol on the road da mostrare alle ragazze e attirare la loro attenzione.
«Anche io ho vissuto la mia adolescenza tra le strade di San Salvo – ha precisato Balduzzi – e ho deciso di raccontare questa storia per omaggiare la città che mi ha cresciuto, non nascondendo una nostalgia per la mia infanzia», ha raccontato il regista. Il video è stato girato nel 2020, ma il film che dura circa 83 minuti è uscito quest’anno.
«Realtà e finzione si mescolano – scrive la critica – con il desiderio di accompagnare passo dopo passo i ragazzi nella ricerca di un posto nel mondo che inseguono lungo le strade di periferia. Così, con la scusa di un casting che diventa il tema stesso del documentario, emerge la possibilità di realizzazione collettiva proprio là dove apparentemente gli orizzonti sono preclusi e si può sognare un remake di Fast & Furious a bordo di sgargianti tre-ruote. Imprevedibilmente cool, profondamente libero», conclude.