LANCIANO – «No all’ospedale senza il reparto di nefrologia-dialisi, no alla sua delocalizzazione fuori Lanciano. Va fermato il piano inopportuno del direttore generale Schael di collocare al di fuori del Renzetti un’unità fondamentale per quanto riguarda l’assistenza a trapiantati e dializzati». Lo scrive Giacinto Verna, consigliere comunale di Azione.
«Pazienti e iscritti dell’associazione Aned, che si sono riuniti in settimana sulla questione, sono seriamente preoccupati per la delocalizzazione del reparto, rischio che lo scorso ottobre abbiamo scongiurato una prima volta con il sit-in organizzato dal comitato “Uniti per la salute” davanti al Renzetti, quando il trasferimento ad Atessa era praticamente cosa fatta. I nostri timori non erano campati in aria allora e non lo sono oggi. Non è una posizione politica, ma è la posizione di malati e pazienti, da cui sono stato contattato in questi giorni per avere supporto in questa battaglia. Utilizzeranno tutte le forme di protesta a loro disposizione per dire no a un ospedale senza questo reparto e per dire no alla delocalizzazione fuori Lanciano», continua Verna.
«Schael, con il benestare della giunta Marsilio, ha individuato questa soluzione che, si badi bene, non risponde ad alcuna direttiva nazionale. Una soluzione che comporterebbe disagi per malati e pazienti, con spostamenti in auto o ambulanza per stare attaccati a una macchina per ore e poi tornare a casa stremati. Parliamo di persone, non di pacchi da spostare. È giusto che il territorio abbia i propri servizi, ma non si può privare un ospedale Dea di I livello di un reparto di questa importanza. Anche l’ipotesi ex-Eca, prospettata da Schael, è uno specchietto per le allodole. Allo stato attuale è un immobile inutilizzabile e lo resterà a lungo. Almeno fino a quando non sarà approntato un progetto e non si troveranno i soldi per metterlo a posto, ma parliamo di milioni», conclude il consigliere di Azione.