TERAMO – Nella Commissione Vigilanza, il Presidente Pietro Smargiassi ha sollevato le problematiche attorno alla mancata ricostruzione delle case dell’ATER a Teramo, un tema che coinvolge direttamente circa mille cittadini teramani. Questa situazione, in sospeso dal lontano 2016, ha portato a una vita al di fuori delle proprie abitazioni per queste persone. Smargiassi ha espresso rammarico per l’assenza ingiustificata dell’Assessore Mario Quaglieri, sottolineando che la responsabilità principale di rispondere alle necessità dei cittadini ricade sulla Regione stessa.
Durante l’assemblea, i rappresentanti degli inquilini ATER hanno evidenziato varie criticità nelle strutture residenziali, con progetti ancora in sospeso, lavori non avviati e immobili in attesa di restituzione definitiva. Questa situazione mette a rischio non solo il disagio di essere al di fuori delle proprie case, ma anche la perdita del supporto per una sistemazione alternativa.
«Spiace aver dovuto riscontrare l’assenza ingiustificata dell’Assessore di riferimento Mario Quaglieri, visto che in primis é la Regione a dover dare risposte ai cittadini. I rappresentanti dei residenti ATER hanno dato evidenza delle diverse situazioni sulle palazzine, tra progetti non ancora conclusi, lavori non ancora iniziati e immobili in attesa di riconsegna definitiva, evidenziando che le persone rischiano l’ulteriore beffa, oltre al danno di stare fuori casa, di perdere il contributo di autonoma sistemazione – così Pietro Smargiassi, che prosegue – sul punto la direttrice dell’Ater Dottoressa Partiti, ha chiarito che almeno per la palazzina conclusa, la 606, nella settimana prossima gli inquilini dovrebbero rientrare. Restano le perplessità su una situazione che purtroppo sì trascina ormai da 7 anni. In tal senso il Commissario Pepe ha richiesto alla Direttrice Ater che venga fornito a tutti gli amministratori dei 61 condomini, il quadro cronoprogrammatico completo di ogni singolo intervento, affinché ogni amministratore possa riferire ai propri inquilini».
La seduta della Commissione Vigilanza ha lasciato aperti molti interrogativi sulla gestione e sull’avanzamento dei progetti, rimarcando l’urgente necessità di soluzioni concrete per i cittadini coinvolti.