SAN BUONO – Ieri, la piccola comunità di San Buono si è riunita davanti al monumento ai caduti della Grande Guerra per commemorare il 105° anniversario della fine del conflitto e onorare la memoria dei valorosi che hanno sacrificato le loro vite per l’unità nazionale.
Il primo cittadino Nicola Zerra ha iniziato il suo intervento ringraziando tutti i presenti, da membri del corpo insegnante alle Forze dell’ordine, agli amministratori, ai membri della protezione civile, agli alunni e a tutte le associazioni che hanno partecipato alla commemorazione.
Il sindaco ha aggiunto: «Per noi italiani oggi è un giorno di festa perché esultiamo anche se in modo sobrio della libertà in cui stiamo vivendo». In un contesto caratterizzato da costanti divisioni e conflitti, Zerra ha sottolineato la cruciale necessità di salvaguardare l’unità del paese e di collaborare congiuntamente al fine di assicurare un futuro di serenità e prosperità per le prossime generazioni.
In onore di questo determinato spirito di lotta, è stata collocata un’imponente roccia proveniente direttamente dalla Maiella.
Su questa maestosa formazione rocciosa, lo scultore Giuseppe Colangelo ha magistralmente intagliato lo stemma di San Buono, raffigurante un ramoscello di edera, simbolo dell’attaccamento profondo alle proprie radici.







