VASTO – Nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Direzione distrettuale antimafia, la sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato il sequestro di beni dal valore complessivo di 8 milioni di euro situati nelle province di Caserta, Chieti e Siena. Il provvedimento è stato eseguito dal Nucleo di polizia economico-finanziaria dei finanzieri di Napoli, con il supporto delle forze dell’ordine locali.
Il colonnello Michele Iadarola, a capo del Comando provinciale di Chieti, ha coordinato il processo di notifica al Catasto di Chieti, bloccando qualsiasi possibile transazione sui beni coinvolti nella misura di prevenzione. La Guardia di Finanza ha dichiarato che ci sono prove schiaccianti di un coinvolgimento dell’imprenditore di Casal Di Principe, Raffaele Pezzella, in attività illecite, contribuendo all’accumulo del suo patrimonio personale e familiare negli anni.
In particolare, Pezzella è stato rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso e condannato in primo grado per reati di corruzione e turbativa d’asta, in seguito a indagini condotte anche dall’Arma dei Carabinieri. Si crede che sia stato affiliato a un gruppo ristretto di imprenditori di fiducia delle fazioni Schiavone e Russo del clan dei Casalesi fin dal 2000.
Numerosi collaboratori di giustizia hanno fornito testimonianze che lo descrivono come un imprenditore che, attraverso l’alterazione sistematica delle gare d’appalto tramite condotte corruttive o minacce del clan, ha contribuito costantemente a garantire ai Casalesi l’assegnazione di lavori pubblici, finanziando così l’organizzazione criminale. Gli approfondimenti economici e patrimoniali, compresi tre anni e mezzo di amministrazione giudiziaria, hanno rivelato un patrimonio e una condizione finanziaria incompatibili con i guadagni legittimi, presumibilmente il risultato di attività illegali in associazione con i Casalesi.
In applicazione delle normative antimafia, sono stati sequestrati le quote e l’intero patrimonio aziendale di 16 società con sede nelle province di Caserta, Chieti e Siena, insieme a 51 immobili, compresi fabbricati e terreni nelle province di Chieti (23 appartamenti nella città di Vasto) e Caserta. Inoltre, sono stati oggetto di sequestro 8 veicoli, 27 rapporti bancari e finanziari, il cui valore totale supera gli 8 milioni di euro.