VASTO – È già operativa in Abruzzo (seconda regione in Italia dopo la Sicilia, dov’è nata) e semplicissima da usare. Approda nel Vastese l’app Nose (Network for odour sensitivity), l’applicazione voluta dall’Arta regionale per monitorare gli odori molesti e nauseabondi.
Dedicata ai cittadini – per ora – di Vasto, San Salvo e Cupello, Nose si scarica su tablet o smartphone (Android o iOS), registrandosi con nome e numero di cellulare. Dando il consenso di rilievo della posizione (l’applicazione registra in prossimità fino a 150 metri), si diventa “tecnici dell’Arta”.
Il “cittadino segugio” potrà segnalare odori di gas (acido solfidrico, H2S) oppure sostanze organiche volatili come solventi e diluenti. Ma anche odori di fumo e quant’altro il proprio olfatto riesce a percepire in modo sgradevole.
Stamane al Comune di Vasto, Nose si è presentata al pubblico ed è pronta per essere utilizzata non solo per segnalare ma anche per monitorare la situazione locale. L’app raccoglie in un report trimestrale le aree più soggette a odori molesti tracciando le masse d’aria attraverso un percorso a ritroso, considerando le traiettorie del vento.
«Se arrivano nell’arco di mezz’ora – ha spiegato Alessio Ferrone, tecnico professionale Arta Abruzzo – 5 segnalazioni nella stessa area di pertinenza oppure 10 in più Comuni limitrofi, Nose invia il segnale Alert».
Sarà poi il personale dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente a campionare con i prelievi effettuati dalle centraline installate, dal nome eloquente: Odorprep. Una di queste si trova a Punta Penna, nei pressi del villaggio “Grotta del Saraceno”. «Ci sono tre possibilità di prelievo, – ha precisato Ferrone –. Quello in sacche (Nalophan) che saranno inviate ai laboratori specializzati di Rimini, quello attraverso dei bidoncini, detti Canister, che saranno analizzati a Teramo oppure in fiale da spedire alla sede di Pescara».
Il tutto serve a monitorare la qualità dell’aria, diversamente dal controllo già in corso nelle città dell’inquinamento da idrocarburi, cioè del traffico). «Ma soprattutto – ha sottolineato il direttore tecnico Massimo Giusti – cerchiamo di dare ascolto ai cittadini che saranno loro stessi i controllori di ciò che respirano».
Non è possibile fare più di due segnalazioni nell’arco di due ore dallo stesso utente. Oltre al tipo di odore, Nose chiede anche di conoscere la sua intensità e i sintomi che si avvertono: irritazione alla gola, bruciore occhi, mal di testa e altro.
«Si tratta di un polmone artificiale – ha evidenziato il sindaco, Francesco Menna – che registra i cattivi odori soprattutto a Punta Penna. Ringrazio i titolari della Grotta del Saraceno, che hanno dato la disponibilità all’installazione della strumentazione, contribuendo così ad un monitoraggio innovativo a servizio del territorio. Rispondendo anche alle istanze dei cittadini che ci hanno chiesto in questi anni di fare qualcosa».
«Un primo passo – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente, Gabriele Barisano – e non sarà l’ultimo. Come Ente daremo il massimo supporto alla cittadinanza per poter scaricare l’applicazione».
Ci si può registrare a Nose accedendo al link regionale.