VASTO – Mercoledì 8 novembre alle 11 nella sala consiliare in Municipio è previsto un incontro, a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini, operatori turistici, associazioni e residenti alla presenza del sindaco, Francesco Menna, dell’assessora ai Lavori pubblici, Licia Fioravante, dei tecnici dell’ufficio LLPP, del progettista Alessandro Mancinelli, ordinario di Ingegneria idraulica del Politecnico di Ancona e del tecnico ambientale, Federico Politano, per la presentazione degli elaborati tecnici e progettuali. Lo fa sapere con una nota il Comune di Vasto.
«Nel corso degli ultimi anni – si legge – si stanno verificando gravi fenomeni di erosione marina che stanno compromettendo le condizioni di stabilità fisica, dei valori naturalistici e ambientali presenti sul territorio rivierasco. Il fenomeno interessa in particolare località Vignola, dove recentemente è stato necessario effettuare degli interventi in emergenza, sia di ripascimento che di realizzazione di opere a protezione e conservazione. Tuttavia si registrano ulteriori aggravamenti del fenomeno erosivo con un pericoloso arretramento della linea di costa, pertanto si rendono necessarie opere a più ampio raggio a protezione dell’intero tratto di costa. Con delibera di giunta è stata approvato l’intervento di difesa dalla erosione costiera stimato in un importo complessivo di 3 milioni 500mila euro. Il Comune di Vasto ha ricevuto dalla Regione Abruzzo un finanziamento per programmare interventi che riducano il problema erosivo».
«La proposta progettuale – ha evidenziato il sindaco Menna – tende a favorire non solo la tutela della linea di costa ma anche la valorizzazione ambientale del sito. La tecnica progettuale utilizzata favorirà pertanto la protezione del sito costiero. La conformazione delle opere a piccole “pocket beach” consente di limitare la dimensione delle scogliere e dei pennelli. L’impatto con i litorali limitrofi è trascurabile poiché le fonti di alimentazione dei sedimenti che formano la spiaggia sono locali e i materiali si muovono principalmente sulla spiaggia emersa all’interno delle piccole baie esistenti. Quattro piccole “pocket beach”, già parzialmente esistenti allo stato attuale, in modo di mantenere i materiali sedimentari all’interno delle piccole baie create da opere sommerse».
«Quello su Vignola è un intervento che volge lo sguardo all’innovazione, – ha aggiunto l’assessora Fioravante – teso alla protezione della costa dall’erosione ma anche alla valorizzazione degli habitat marini, della biodiversità e strumentale al ripopolamento ittico. Ci siamo affidati ai massimi esperti in materia e la soluzione condivisa è stata quella di utilizzare sia le barriere di massi che saranno rigorosamente soffolte ma anche i “reef ball”, manufatti ideati appositamente per la ricostruzione delle barriere coralline. La forma dei manufatti è quella di tronchi di cono vuoti all’interno con pareti forate. Verranno posati sul fondo marino per costituire aree di ripopolamento ittico e faunistico».
Gli interventi consentiranno di:
- mantenere le attività di piccola pesca esistenti e previste nel Piano demaniale marittimo del Comune di Vasto;
- favorire le attività legate a percorsi didattici per subacquei, per attività di snorkeling (nuoto a pochi centimetri dalla superficie con viso in acqua, ndr), tutte finalizzate alla conoscenza dell’ambiente marino;
- creazione di vere e proprie aule didattiche per lo svolgimento di sport acquatici come quelli famosi della pesca subacquea e snorkeling, valore aggiunto anche per il settore turistico.
«Gli esperti, nella relazione progettuale sottolineano che se l’erosione costiera continuerà il suo corso sul sito in questione – hanno concluso Menna e Fioravante – creerebbe un danno molto significativo al sistema ambientale a causa della perdita di habitat che lo scalzamento della linea di costa produrrebbe oltre che al contesto antropico. Intervenire è necessario oltre che urgente».