LANCIANO – In un recente Consiglio comunale a Lanciano, il consigliere di Azione, Giacinto Verna, si è così espresso sui fondi PNRR a rischio, a causa del taglio deciso dal governo Meloni, considerando la perdita che interesserà il comune frentano: «È da questa estate che si parla di tagli ai fondi Pnrr per i Comuni, dopo che il ministro Fitto, e quindi il governo Meloni, ha deciso di definanziare circa 16 miliardi di opere. Rischio che viene certificato anche da un recente studio di Openpolis, che entra nel dettaglio dei Comuni e ci rivela che a Lanciano sono a rischio opere per 8,4 milioni di euro. In particolare, stando alle misure definanziate, a rischio sarebbero: 3.5 milioni per la rigenerazione urbana di Olmo di Riccio, 3 milioni per il recupero dell’ex calzificio Torrieri, 1.490.000 euro per il centro antiviolenza, 130.000 euro per l’adeguamento della climatizzazione al teatro Fenaroli e 260.000 euro per le centrali termiche delle scuole.
Proprio a causa di questo taglio deciso dal governo nazionale di centrodestra, le gare in tanti comuni non si stanno facendo. Anzi, sono state rallentate anche le progettualità. A questo punto mi chiedo se lo stesso problema, stia procurando ritardi anche al Comune di Lanciano. A parte la riqualificazione dell’ex Torrieri, prevista nel 2024, il resto dei progetti sarebbero dovuti già partire nel 2023.
Questo governo a trazione FdI sta mettendo in difficoltà Regioni e Comuni e sta creando sempre più differenze tra aree metropolitane e le cosiddette Aree interne. Dei 16 miliardi di tagli, 13 riguardano gli enti locali, gli altri 3 le Regioni, tanto che in Abruzzo, ad esempio, è saltata anche la tratta ferroviaria Roma-Pescara. Ma mentre altre amministrazioni regionali, anche di centrodestra, si sono distinte in critiche verso il governo, la Regione Abruzzo, a guida Marsilio, ha messo la testa sotto la sabbia e ha difeso il governo in maniera ideologica.
Come faranno adesso le amministrazioni locali a finanziare queste opere se nei prossimi giorni verranno confermati questi tagli? Come farà il Comune di Lanciano a supplire a questa situazione, visto che i soldi del Pnrr erano stati già previsti in bilancio e dati per certi? Si fermeranno le progettualità laddove sono ormai in fase di conclusione? Si fermeranno le gare di appalto laddove sono iniziate? E nel caso della rigenerazione urbana di Olmo di Riccio, dove sono stati già affidati a luglio scorso i lavori per 3.5 milioni di euro, si andrà avanti con l’inizio dei lavori anche senza la sicurezza della copertura finanziaria?
Se la giunta Paolini non avesse eliminato il mutuo previsto dalla precedente amministrazione, oggi almeno l’ex Torrieri potrebbe avere una certezza in più di essere realizzato. Per questa amministrazione che è senza progettualità e visione, quello che doveva essere un’ancora di salvezza, cioè il Pnrr, si sta rivelando una zavorra».